«Oltretutto – dice il
presidente Italo Lupo – la recente ricapitalizzazione della società di gestione dello scalo ha portato la Regione a
diventare, in pratica, l’unico azionista della SpA. Ed è quindi ora nelle sue mani, come mai in passato, il destino
dell’aeroporto: un destino che non può essere deciso ogni volta sul filo del rasoio, e sulla base di continue
emergenze finanziarie, ma che deve invece essere regolato da una programmazione pluriennale».
Ma è proprio su questa operazione, tuttavia, che la Cna intende sollecitare la Regione a una riflessione
autocritica: «Nel 2011, unica tra le associazioni d’impresa abruzzesi – ricorda Lupo – decidemmo di rispondere
positivamente alla ricapitalizzazione della società fatta all’epoca, investendo una somma certamente modesta
in azioni, 15mila euro, ma di gran lunga superiore a quella di soggetti istituzionali che sull’aeroporto investono
solo spiccioli, salvo pontificare in ogni occasione».
«La ricapitalizzazione del 2014, decisa per far fronte
alla situazione debitoria della Saga – rammenta Lupo – si è resa necessaria perché il capitale sociale della
società è stato completamente azzerato. Con la conseguenza che la sola Regione ha sottoscritto le nuove
azioni, diventando in sostanza l’unico azionista.
Ci chiediamo insomma quale attrazione possa mai esercitare
una società che, nel momento in cui dichiara di voler attingere anche a risorse private per il potenziamento
dell’aeroporto, “brucia†quelle dei pochissimi che hanno creduto nel progetto. Ed anche su questo è il caso
davvero di cambiare verso».