Ortona. Dopo una settimana di sosta torna il campionato, e il calendario prevede il primo, vero big match della stagione della Tombesi. In Abruzzo arriva infatti il Real Cefalù, secondo in classifica a soli due punti di distanza dai gialloverdi. Se infatti Silveira e compagni hanno finora fatto bottino pieno e conquistato sei vittorie su sei impegni di campionato, il Real Cefalù ha impattato nella prima gara contro la Roma, per poi vincere consecutivamente le cinque partite successive. Si affrontano insomma due squadre che vanno a mille, in una cornice di pubblico che si spera sarà quella delle grandi occasioni. Tra i protagonisti della gara ci sarà sicuramente Renan Pizzo, uno di quelli che, nel passaggio dalla serie B alla A2, non ha affatto perso la sua centralità nella squadra gialloverde, divendendone anzi un punto fermo ancor più inamovibile:
“Pur considerando la differenza di categoria, sono convinto che la Tombesi di quest’anno sia una squadra più forte e più matura. Affrontiamo tutti gli impegni con la giusta mentalità, sappiamo cosa fare e come reagire anche nei momenti di difficoltà. Siamo pronti alla sfida contro il Cefalù, la prepariamo ormai da due settimane e, specialmente nell’ultima, ci siamo allenati duramente per arrivarci carichi. La sosta è stata salutare, perché venivamo da una serie di impegni ravvicinati e un po’ di riposo ci ha fatto bene, ma adesso non vediamo l’ora di giocare. Del Cefalù conosco bene due giocatori, Fabinho e Arthur, ma in generale sono un’ottima squadra, che fa un ricorso costante al portiere di movimento e sono molto abili a sfruttarlo. Noi dovremo essere concentrati nel rispondere al loro gioco, senza però perdere di vista quelle che sono le nostre caratteristiche e ciò che ci ha fatto vincere finora. Credo che quella di domani sia la prima, vera gara spartiacque della nostra stagione, quella che potrà dirci che tipo di campionato possiamo fare. È inutile nasconderlo, se dovessimo vincere manderemmo un segnale importante alle contendenti, allungando in testa e mettendoci a più di una gara di vantaggio su tutte le altre. Sappiamo che i momenti difficili arriveranno, non possiamo pensare di vincerle tutte, ma creare ora un margine di sicurezza rispetto agli avversari ci consentirebbe di gestire meglio i momenti di difficoltà futuri. Da un punto di vista personale mi sento bene, e anche se nelle ultime due trasferte a Prato e a Grosseto ho sbagliato alcuni gol clamorosi (la Toscana non mi porta fortuna!), devo dire che fortunatamente non ho l’ossessione del gol, per cui la cosa che conta di più per me è decisamente la vittoria della squadra. Varrà lo stesso anche domani: non importa chi segnerà, ci interessa solo conquistare i tre punti”.