domenica , 24 Novembre 2024

Ortona, presentata la convenzione per la gestione della mensa di solidarietà “Il ristoro degli angeli” VIDEO

“Questa convenzione mostra vicinanza, attenzione e solidarietà verso chi ha bisogno – ha affermato il sindaco di Ortona, Leo Castiglione – abbiamo migliorato sicuramente un servizio che da anni, grazie al lavoro de ‘Il ristoro degli angeli’, era proprio a sostegno di chi ha bisogno. Noi lo abbiamo ottimizzato con questa convenzione con la Caritas, l’associazione e ‘Il ristoro degli angeli’ affinchè ci sia un servizio anche di qualità, ma soprattutto che ridia dignità a queste persone. Un piatto caldo significa stare insieme, socializzare, lavorare tutti insieme affinchè queste persone possano essere reinserite a livello sociale nella comunità. Questo deve essere il nostro obiettivo e passa attraverso il coinvolgimento di tutta la comunità dal mondo imprenditoriale a quello del volontariato, delle associazioni e delle istituzioni, stiamo lavorando in questa direzione. C’è una povertà soprattutto educativa e poi c’è un effetto domino con la creazione di altre povertà, allora dobbiamo stare attenti e mettere in campo quegli strumenti che possano contrapporsi a questi nuovi tipi di povertà. Noi come comunità, come città stiamo investendo da anni sulle politiche sociali e sul disagio, ovviamente c’è tanto da fare, ma dev’essere un lavoro quotidiano fatto in sinergia con tutti i portatori di interessi e tutti gli attori principali di questo mondo, quindi dalle istituzioni alle associazioni di volontariato e anche alle istituzioni religiose”.

“L’obiettivo di questa convenzione non è solo quello di offrire un servizio di sostegno alimentare alle famiglie meno abbienti di questa citta – l’assessore alle Politiche sociali Roberta Daloiso – ma punta anche a monitorare tutta una serie di bisogni legati all’aspetto psicologico, sociale ed economico. Quindi si vuole concertare tutta una serie di interventi socio-assistenziali e abbiamo accolto la disponibilità dell’associazione per la gestione della mensa e continuerà a collaborare anche con ‘Il ristoro degli angeli’. Sono contentissima perché con questa modalità di gestione si garantisce un servizio di qualirà superiore rispetto a quello che c’era prima. Attualmente le famiglie che usufruiscono di questo servizio oscillano tra le 30 e le 35 compresi i nuclei famigliari che vengono assistiti direttamente a casa non avendo la possibilità di recarsi fisicamente alla mensa”.
“Noi come Chiesa stiamo cercando di camminare sempre insieme a tutti i suoi componenti e a quelli della società – ha sottolineato il vescovo dell’Arcidiocesi Lanciano-Ortona, Emidio Cipollone – anche all’istituzione comunale e a tutti coloro che da laici si muovono nel volontariato. Cìè la continuazione de ‘Il ristoro degli angeli’, manterrà il sup stesso nome e cercheremo di servire in locali migliori i poveri perché possano sentirsi davvero non soltanto sfamati, ma anche accolti e rispettati nella loro dignità. Povertà vecchie si aggiungono a poertà nuove e bisogna stare attenti a saperle riconoscere anche dietro alle forme apparenti della richiesta di un piatto di pasta o del pagamento di una bolletta o di una visita medica, potrebbero essere povertà più profonde che ineriscono la povertà della persona, noi dobbiamo essere bravi ad andare fino in fondo nel riconoscerle ed aiutare le persone nel risolvere quel problema che hanno e soprattutto a ridare loro la dignità”.

“Per noi penso che sia un momento bello – ha detto il presidente dell’associazione Joseph, Luigi Cuonzo – ci tengo a dire he l’associazione Joseph è un po’ il braccio operativo della Caritas Diocesana. Per chi ci ha messo cuore e impegno è bello vedere che sia stato apposto quest’altro tassello nel mosaico della solidarietà. Non è facile far dialogare Enti diversi come l’Arcidiocesi e la Caritas Diocesana per dialettica tanto quanto per gli obiettivi diversi. Però questo conferma che quando si pensa ad altro e non a noi stessi le cose si possono realizzare. La Caritas Diocesana è presente già nell’area dell’Arcidiocesi Lanciano-Ortona, facciamo già un’opera sul territorio, attraverso questi servizi concreti di aiuto alle persone veniamo a scoprire purtroppo delle povertà molto più difficili da arginare perché il piatto di pasta o il pacco viveri che noi cerchiamo di dare a chi è in difficoltà poi ci fanno scoprire altre problematiche. Quindi l’opera semplice della mensa della solidarietà serve anche a questo: con i volontari è semplice preparare un piatto di pasta, ma bisogna mangiare assieme a quella persona, ascoltarla, capire i vari problemi. Poi i furbetti sono da tutte le parti e questa cosa serve proprio a monitorare i bisogni che incontriamo. La povertà che spesso incontriamo non è sempre quella materiale, ma spesso va affrontata in un altro modo, quindi è bene in questo periodo saper usare bene le risorse. Se noi riusciamo a realizzare tutte queste cose è grazie ai fondi dell’8xmille, certamente in questo caso devo ringraziare il Comune che ha fatto bene la sua parte, un grazie mi sento di dire all’assessore Roberta Daloiso, a ‘Il ristoro degli angeli’ che da anni fa parecchio, volutamente abbiamo lasciato lo stesso nome non solo per un senso di continuità, ma anche per cutodire la storia e le sue radici”.

“Sono veramente contenta perché è un giorno di vittoria – ha commentato la presidente della mensa di solidarietà ‘Il ristoro degli angeli’, Emilia Tacconelli – è da tanto tempo che stiamo combattendo, abbiamo affrontato delle battaglie pesanti e devo riconoscere che c’è stata collaborazione, solidarietà con il vescovo, la Caritas, con l’istituzione della figura del sindaco e l’assessore Roberta Daloiso. Abbiamo lavorato veramente in sintonia, altrimenti questi risultati non si sarebbero ottenuti. Quella di oggi è una vittoria, però non abbiamo vinto noi ma hanno vinto i poveri perché il Signore non li abbandona mai. Se io e i volontari non avessimo creduto in questa attività, perché ci sono tante persone che hanno bisogno non solo del piatto di pasta, non saremmo potuti andare avanti perché abbiamo avuto anche dei contrasti. Quindi oggi è una vittoria dei poveri perché non sono stati abbandonati e questa convenzione ne è la testimonianza”.

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