venerdì , 22 Novembre 2024

L’associazione ‘Sono papà’ a Roma dal senatore Pillon

Abbiamo ascoltato il presidente Antonio Giovannelli che in primis ci ha illustrato le finalità dell’associazione: “Innanzitutto la nostra associazione è nata dalla volontà di alcuni papà di cercare di dare il proprio contributo alle esigenze di papà separati – ha spiegato il presidente dell’associazione Antonio Giovannelli – e soprattutto dei figli dei genitori separati perché l’associazione si chiama ‘Sono papà’, ma non intende tutelare solo il papà m anche il bambino proponendo la bigenitorialità, cioè entrambi i genitori devono essere presenti con i loro mezzi e con le loro disponibilità, ma comunque sempre presenti nella vita dei figli. È nata perché alcuni amici vicini a noi e anche noi stessi hanno avuto esperienze dirette e indirette con queste problematiche e quindi stiamo cercando di mettere a disposizione sia le nostre esperienze che anche le nostre professionalità, tra di noi ci sono diversi professionisti come avvocati, commercialisti, anche dipendenti, che mettono a disposizione che mettono a disposizione le loro esperienze per dare il miglior contributo possibile. Quindi ci siamo costituiti nel 2017, ci stiamo muovendo, stiamo raccogliendo testimonianze, stiamo avviando iniziative e tutta una serie di attività a supporto sia dell’associazioneche degli associati”.
Poi sul buon andamento della raccolta firme dello scorso fine settimana ha detto: “Ci siamo movimentati per la proposta di Legge 735 che riteniamo nel complesso molto valida, soprattutto perché finalmente c’è una Legge che mette al centro la priorità fondamentale che sono i bambini e i figli in generale. Sicuramente è una Legge perfezionabile, in qualcosa deve essere modificata, ma abbiamo registrato un successo, ci sono state tantissime firme di papà, ma soprattutto di mamme, m anche di genitori, di nonni e di bambini di genitori separati sia dalla parte di madre che dalla parte di padre perché c’era chi lamentava delle carenze da parte dei papà o da parte dei generi, o dalle proprie figlie o dalle nuore. Comunque non dobbiamo dimenticare che la società di domani è fatta dai figli di oggi e i figli di oggi fanno ciò che noi facciamo, quindi se noi ci comportiamo bene loro si comportano bene, se noi siamo sereni, loro saranno sereni con figli a loro volta sereni avranno un bagaglio da parte, nel caso di un bambino che va a fare ginnastica in palestra, fa gli addominali, si mette a correre e dice che lo sta facendo perché lo fa il proprio papà. Quindi i bambini seguono le nostre orme”.
E infine sull’incontro di Roma: “L’altro giorno siamo stati ricevuti privatamente dal senatore Pillon il quale si sta proponendo di sentire tutte le associazioni portatrici di interessi. L’incontro è andato bene perché abbiamo anche presentato con un dossier quelle che sono le criticità e i dubbi emersi con le varie persone, non esclusivamente con i papà separati, anche mogli di uomini separati e nonni. Lui ha preso atto di questo e ci ha assicurato che non sono gli unici casi, il campione di persone che abbiamo ‘intervistato’ risulta utile per la territorialità, ma soprattutto è abbastanza significativo anche a livello nazionale”.
Poi raccolto le testimonianze di due cittadini, Rossella Di Marco e L. B., che possono essere ascoltate nella parte audio inserita in questo articolo insieme all’intervista al presidente dell’associazione “Sono papà”.

Guarda anche

Stop ai tagli all’università: la protesta degli studenti arriva a Teramo

Teramo – Gli studenti universitari d’Abruzzo hanno deciso di alzare la voce e scendere in …

Un commento

  1. Avvenire del 22/09/18 pag. 2

    FREQUENTAZIONE DEI PARENTI DA PARTE DEI MINORI

    Gentile direttore, la frequentazione dei parenti da parte dei minori è contrassegnata con “rapporti significativi” nel nuovo testo Pillon dell’affidamento condiviso così come nel precedente. Non condivisibile. Si rischia che la frequentazione dei parenti sia realizzata mentre uno dei due genitori è libero e disponibile a seguire i figli. Per una giusta frequentazione dei figli basterebbe segnalare che un genitore può stare con i figli non meno di 12 giorni al mese e non più di 18 giorni al mese, in maniera diametralmente opposto all’altro. Il tutto in linea con le disponibilità di tempo dei due genitori. Silvio Pammelati Roma

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *