Gent.mo Sig. Sindaco Di Lorito,
Mi rivolgo a Lei, perché ci accomuna un passato con ideali simili e perché nel bene e nel male ci siamo sempre rispettati e stimati anche se lontani anni luce nel pensare la politica.
Le voglio sottoporre un caso, in cui la politica c’entra davvero poco, o almeno buon senso vorrebbe che fosse così.
Lei pochi giorni fa ha conferito un encomio solenne a due Carabinieri e al C.te della Polizia Municipale del Comune di Spoltore, per aver salvato un suicida in preda ad una crisi familiare ed in profonda crisi depressiva.
Il suo è stato un gesto di riconoscimento davvero importante verso chi, della divisa cucita sulla pelle, ne ha fatto il senso della propria vita.
Il gesto fondamentale per salvare una vita compiuto dai tre uomini delle forze dell’ordine ha tantissime similitudini rispetto ad un’azione svolta con estremo senso di altruismo, anche da un semplice agente di Polizia Municipale del Comune di Pescara.
Sicuramente ricorderà, infatti, l’episodio in cui un agente insieme ad un ragazzo di colore, senza pensarci due volte, ha salvato una donna in forte crisi depressiva, che il 27 marzo di quest’anno aveva tentato il gesto estremo lanciandosi dal ponte Risorgimento.
Quell’agente è colui che lo stesso comune ha dovuto risarcire, per le vessazioni ricevute dai propri superiori dopo numerose proposte di provvedimenti disciplinari, che come unica colpa avevano quella di aver fatto semplicemente il proprio dovere.
L’agente in questione si chiama Angelo Volpe, ed è colui che, tra l’altro, insieme a due colleghi ha raccontato alla trasmissione di Italia 1 Le Iene, la famosissima storia della “multa al questore”.
Se la ricorda Sindaco Di Lorito, quella storia che ha messo in ridicolo per mesi l’intera città di Pescara? Sì, proprio quella storia dove un Comandante della Polizia Municipale, intervistato dal giornalista Matteo Viviani, cerca con imbarazzo mostruoso di districarsi fra domande e accuse che la “Iena” gli spiattella con documenti alla mano. Lo stesso agente di Polizia Municipale che, insieme ai colleghi Donato Antonicelli e Claudio Di Sabatino, il mese scorso è stato premiato a Milano con un riconoscimento prestigiosissimo qual’è il “Premio Ambrosoli”.
Ebbene Sig. Sindaco Di Lorito, Lei che ha compiuto il gesto più nobile che può fare un amministratore, quello di elogiare pubblicamente chi al rischio della propria vita ne ha salvato un’altra, convinca il suo collega di partito e di esperienza a riconoscere pubblicamente la correttezza, l’integrità morale ed etica, di chi oltre a fare il proprio dovere e rappresentare più che degnamente la propria divisa, ha solo ricevuto dalle Istituzioni provvedimenti disciplinari, trasferimenti di mansioni, e declassamenti nelle valutazioni.
Nonostante il tristemente noto fuori onda “questa storia non ha le gambe per camminare”, il suo collega Sindaco Marco Alessandrini ha invece fatto camminare volontariamente procedimenti disciplinari assurdi ed inutili, producendo una palese ed inutile spesa per lo stesso Comune di Pescara, costretto a pagare dopo una sentenza a favore agli agenti, addirittura le spese legali e gli interessi delle decurtazioni stipendiali, effettuate successivamente alle assurde richieste di provvedimenti disciplinari.
La prego Sig. Sindaco Di Lorito, prima della fine della carriera politica di un Sindaco che l’anonimato sotterrerà, di proporre al suo collega di riparare a questa infamia, concedendo almeno all’agente Volpe un encomio solenne, frutto del suo gesto, e riparatore dell’ignominia che ha accompagnato lo stesso agente per troppo tempo.
Cordiali Saluti
Il Portavoce M5S al Comune di Pescara
Massimiliano Di Pillo