Dopo i saluti alle autorità civili e militari, alla Senatrice Federica Chiavaroli, al presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, al sindaco di Pescara Marco Alessandrini presenti alla seduta nonché al presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, rappresentato dall’assessore regionale Mario Mazzocca, il primo cittadino ha dato lettura al suo discorso.
«Un primo importante cambiamento – ha spiegato Maragno – riguarderà il modo in cui ho intenzione di concepire il mio mandato. Il nostro sarà un viaggio e come accade quando si intraprende un viaggio c’è sempre un punto di partenza. Il punto di partenza è nel mio caso l’uomo. Non è possibile cambiare se non prendiamo la consapevolezza che per troppi anni la politica ha confuso il fine con i mezzi».
Il cambiamento, per il sindaco Maragno, potrà essere raggiunto solo «se anche i cittadini meno visibili potranno insieme al loro Sindaco riconnettersi alla società, motivare la loro vita, progettare la loro esistenza, collaborare alla costruzione di una società migliore, confrontarsi con culture diverse, provocare un virtuoso cortocircuito tra realtà e valori».
Proprio per questo Maragno ha ribadito che per raccogliere le istanze di quei montesilvanesi che sentono lontana l’istituzione comunale, si recherà personalmente secondo un calendario prestabilito nei quartieri della città, per ascoltare direttamente dai Montesilvanesi come meglio intervenire . «Non si può parlare di trasparenza – ha affermato – se le mura di questo edificio saranno un diaframma impenetrabile per la maggior parte dei montesilvanesi. Ognuno di noi vive in una comunità. Montesilvano è una comunità. I montesilvanesi sono le pietre di questa comunità. Quello che però chiedo sin da ora ai montesilvanesi ed ai componenti la Giunta ed il Consiglio sia di maggioranza che di minoranza, è di fare squadra con me».
L’appello è stato rivolto a tutti i consiglieri, in particolare quelli di minoranza per compiere «un lavoro costruttivo volto anche ad evidenziare quanto di buono è stato fatto da coloro che mi hanno proceduto e valorizzarlo. Per questo motivo – ha proseguito il sindaco – voglio creare un laboratorio di idee coinvolgendo le migliori professionalità di Montesilvano, senza barriere, senza steccati ideologici, perché le grandi idee sono e devono restare patrimonio di tutti. Il miglioramento del bene comune sarà la nostra stella polare nell’azione amministrativa».
«Montesilvano – ha concluso – è come quel blocco di pietra in cui Michelangelo vide il David sebbene pieno di venature ed imperfezioni a tal punto da essere scartato da altri scultori. Ciò che voglio dire è: smettiamola di soffermarci su ciò che non va, su quelli che sono i problemi, ma soffermiamoci un po’ di più su ciò che funziona, su ciò che ci piace, su quelle che sono le potenzialità di Montesilvano e dei montesilvanesi».
Il discorso del sindaco Maragno è stato preceduto dall’elezione della presidenza dell’assise. Umberto Di Pasquale è stato eletto presidente del consiglio comunale di Montesilvano. A votarlo sono stati tutti i consiglieri di maggioranza, insieme al consigliere di minoranza Enea D’Alonzo. Astenuti gli altri consiglieri di minoranza. La consigliera Ncd Barbara Di Giovanni è stata nominata vicepresidente, mentre il ruolo di vicepresidente vicario è stato assegnato al consigliere Pd Feliciano D’Ignazio.