venerdì , 22 Novembre 2024
La schermata dell'annuncio dato dal Direttore Biancardi

Chiude la testata on-line PrimaDaNoi.it

“Lo diciamo chiaramente e urlando perchè rimanga agli atti: la fine di PrimaDaNoi.it è la prova inconfutabile che l’informazione libera, svincolata e indipendente davvero non può esistere, se non per poco” si legge nell’editoriale, sappiamo quanto l’informazione e le inchieste costino in termini di tempo, lavoro e danaro e senza aiuto di privati o istituzioni il destino di ogni testata prima o poi diventa ineluttabile.

E la perdita è catastrofica il direttore annuncia di come tra un paio di mesi potrebbe svanire in quello che definisce cimitero digitale quel patrimonio di informazione  sul web finora gratuita e disponibile ovunque, fatto da 500.000 articoli di cronache e inchieste, il corposo frutto di un lavoro in 13 anni.

A Biancardi e a tutta la redazione di PrimaDaNoi.it va la solidarietà e il ringraziamento di Hgnews.it, per avere indicato una visione nuova e coraggiosa del giornalismo on-line, siamo certi che quel “Punto. E basta.” a chiusura dell’editoriale sia generato da un comprensibilissimo momento di scoraggiamento, non un addio dunque,  fervide menti come le vostre hanno ancora tanto da insegnare e regalare all’informazione regionale.

 

SGA E ODG ABRUZZO PRIMADANOI NON PUÒ CHIUDERE

“Primadanoi non può e non deve chiudere”, sarebbe una sconfitta per la democrazia e per l’intero sistema dell’informazione abruzzese.

Non può chiudere perché non possono morire la libera informazione e il giornalismo d’inchiesta, punti di forza di uno dei primissimi siti di informazione on line, nato in Abruzzo 13 anni fa, e di altre realtà editoriali della regione.

I giornalisti tutti sono vicini e solidali con  i colleghi e con il direttore, Alessandro Biancardi.

Non possiamo più essere spettatori silenti: una società che vuole essere autenticamente democratica ha bisogno di una stampa libera e indipendente e la chiusura dell’ennesima testata giornalistica, mina alle basi il diritto di ogni cittadino ad essere informato.

E’ tempo che le istituzioni facciano la loro parte: l’Abruzzo è forse l’unica regione italiana, a non avere una legge a sostegno dell’editoria locale. Legge promessa e rimasta bloccata per anni nei cassetti degli uffici e nelle commissioni.

Ma la chiusura di “PrimaDaNoi” ci racconta anche l’ennesima storia di attacchi alla professione giornalistica, che passa attraverso le citazioni e le querele temerarie, minacce e ritorsioni da parte di chi di libertà di stampa non vuole sentire parlare.

Per questo il Sindacato e l’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, sostenuti dalla Fnsi,  annunciano una mobilitazione che coinvolgerà anche quei rappresentanti delle istituzioni che ancora credono nella democrazia e nella libertà di stampa, altri sindacati e la società civile, per rilanciare i temi della libera informazione e della sostenibilità economica delle testate giornalistiche.

Sindacato e Ordine si impegnano e si impegneranno con maggiore forza per aprire, sul nostro territorio, una grande vertenza informazione, un confronto su tutti i problemi che non sono solo della categoria, ma dell’intera collettività regionale.

I colleghi di “PrimaDaNoi” non sono soli.

 

SOLIDARIETA’ DALLA REDAZIONE DEL TGR ABRUZZO

“Il Comitato di Redazione della TgR Abruzzo esprime solidarietà e preoccupazione per l’annunciata chiusura del quotidiano online PrimaDaNoi. Un Sito di informazione che negli anni si è distinto per le inchieste realizzate, la tempestività nel riportare notizie e l’autonomia da politica e poteri forti. Ci auguriamo possa esserci una soluzione diversa e positiva alla vicenda, onde evitare un ulteriore impoverimento del patrimonio informativo regionale.” Così in una nota i collghi RAI Roberta Mancinelli, Serena Massimini e Isidoro (detto Ciro) Venerato

 

SOLIDARIETA’ DAL CDR DEL QUOTIDIANO IL CENTRO

Il Comitato di Redazione del quotidiano il Centro esprime solidarietà e preoccupazione per l’annunciata chiusura del quotidiano online PrimaDaNoi. Negli anni il sito ha contribuito con notizie e servizi alla pluralità dell’informazione che rappresenta una delle basi essenziali della democrazia. Va assolutamente trovata una soluzione affinché continui a svolgere il suo lavoro in maniera libera e indipendente. L’auspicio è che ci possa essere una strada che permetta a PrimaDaNoi di proseguire la sua attività, onde evitare un impoverimento del patrimonio informativo regionale.

 

ANSA ABRUZZO e MOLISE “VITTIMA DELLE LEGGI DELL’ECONOMIA SPIETATE”

“Ansa Abruzzo e Molise esprime la sua solidarietà ai colleghi del quotidiano online PrimaDaNoi dopo l’annuncio della chiusura della testata dopo 13 anni di attività.

Quando una voce di pluralismo si spegne ad esserne investita è la democrazia: l’Abruzzo sta assistendo a un depauperamento dell’informazione da diverso tempo, anche a causa, tra le altre cose, del completo disinteresse della politica. Le leggi dell’economia sono spietate e PrimaDaNoi ne è purtroppo l’ennesima vittima”. Così il fiduciario Ansa Abruzzo e Molise, Adam Hanzelewicz

 

ANCHE MARSICAWEB SI SCHIERA CON PRIMADANOI

«La Redazione e il direttore di MarsicaWeb sono al fianco dei colleghi di Prima Da Noi che rischiano di vedersi chiudere la bocca dalla solita politica delle querele, delle citazioni in tribunale e di tutti quegli strumenti troppo spesso usati da chi ha o esercita potere.

Contro questo atteggiamento e a difesa della libertà di tutti, dei giornalisti a svolgere la propria professione e della gente ad avere una informazione libera ed indipendente, MarsicaWeb si schiera con i colleghi di Prima Da Noi ai quali offre da subito tutto lo spazio per far conoscere ai lettori la grave situazione che si è determinata.

Redazione e Direttore si dichiarano sin da ora disponibili a qualsiasi azione volta a difendere Prima Da noi e tutte le testate libere e primariamente la libertà di informazione e di espressione sempre più messe in discussione in questo paese.» Così si legge in una nota firmata dai Redattori e dal Direttore di MarsicaWeb Pierluigi Palladini.

E DALLA RETE UN APPELLO AGLI ABRUZZESI
“Non possiamo perdere anche questo voce del giornalismo e dell’intelligenza locale, in una regione con cosi poche fonti di informazione indipendenti. Mentre esprimo la mia solidarietà al direttore propongo ai cittadini abruzzesi, alle associazioni professionali, sindacali, politiche ed economiche locali di sostenere economicamente il giornale con una forma di azionariato sociale (oggi è di moda il crowfunding per il finanziamento di imprese, ma qui l’esigenza non è solo economica)” Così l’Arch. Giuseppe Di Giampietro che ricorda come a Milano il modello Radio Popolare funziona con abbonamenti di lavoratori dipendenti, pensionati, cittadini che si abbonano con una delega – canone MAV ritirato dalla banca ogni 4 mesi. “Si può trovare una variante abruzzese. Per la libertà di stampa ed una fonte indipendente di informazione io –scrive l’architetto–  sono disposto a versare 50 -100 euro l’anno diventando azionista popolare della testa. A Milano Radio Pop ha oltre 50 mila abbonati. Da noi ne basteranno di meno. Aderisci anche tu –conclude– e proponi un sostegno per far crescere l’informazione indipendente in Abruzzo”.

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