“Questa è la terza edizione del ‘Festival del Creato’ che si svolgerà a Chieti dal 14 al 16 settembre nelle vie cittadine – ha ricordato l’assessore Emilia De Matteo – quest’anno il leitmotiv è la bellezza, un tema particolare, un concetto da approfondire nelle varie sfaccettature, ma soprattutto argomenti vari che vengono presi in considerazione in vari incontri e convegni che sono volti ad esaltare il concetto di bellezza con lo scopo di unire, deve avvicinare e creare armonie e quindi anche far riflettere sul momento attuale. È un momento delicato e molto difficile, ma che attraverso l’interrelazione possa portare anche a dei comportamenti positivi verso gli altri al giorno d’oggi”.
“Già il titolo ‘La via della bellezza’ richiama ad una bellezza non solo artistica ma ad una bellezza più interiore – ha spiegato Padre Fabrizio De Lellis dell’Ordine dei frati minori conventuali – Dostoevskij diceva che la bellezza salverà il mondo, intesa come bellezza dell’amore, dell’amare l’altro, dell’andare incontro all’altro in un tempo in cui si fa fatica a vedere la bellezza e si riescono a vedere solo le brutture che ci circondano. Questo Festival è proprio un’opportunità per vedere come ci siano tante cose belle: il manifesto e tutte le iniziative spaziano nell’ambito dello sport, del teatro, dell’arte e ai tanti momenti di preghiera proprio per dire che in ogni cosa c’è il bello. Questo è l’obiettivo di questa terza edizione che si mette in comunione con il Festival francescano che si terrà a Bologna a fine mese, che è un Festival che ha più risonanza nazionale. Siamo alla terza edizione che, come le altre, è portata avanti da tutta la famiglia francescana sia laicale che dai frati francerscani delle tre famiglie presenti qui in Abruzzo in comunione con l’Arcidiocesi di Chieti che hanno portato avanti questa iniziativa”.
Il tema scelto per questa edizione, in comune con il più longevo “Festival Francescano” di Bologna e sulla scia del documento della Santa Sede “Via pulchritudinis” redatto sotto Benedetto XVI, è la “Bellezza”, concetto troppo spesso svilito e banalizzato alla sola dimensione estetica, associato non solo all’arte ma anche all’annuncio cristiano che ne fa strumento concreto di fede. Conferenze, spettacoli, concerti, workshop, stand, laboratori, attività di piazza e momenti spirituali si alterneranno in piazza G. B. Vico, alla Villa Comunale, alla Camera di Commercio, in Corso Marrucino, al Supercinema, al Convitto Vico, all’auditorium della scuola Chiarini per dare vita al “Cammino della Bellezza”. Il programma scientifico del festival andrà ad esplorare le principali dimensioni del tema declinate in chiave: Teologica, Antropologica, Comunitaria (bellezza degli spazi e dei luoghi) e Patologica, quest’ultima intesa come lotta alla violenza di genere.
“Ci teniamo a dire che questo è un Festival aperto a tutti perché ha una logica inclusiva – ha rimarcato Simone D’Alessandro, moderatore degli incontri – quindi a credenti e a non credenti. Si declinerà su tanti aspetti: la bellezza, sotto il profilo economico, della coesione sociale, della lotta alla violenza di ogni genere, della laborialità delle ludicità perché faremo moltissimi eventi legati all’infanzia. Un Festival che serve quindi a costruire una vera e propria rigenerazione sociale: avremo convegni, laboratori, spettacoli, musica tutti legati da un filo conduttore che è la ricerca della vera bellezza, in realtà coincide anche con il sommo bene e con la somma giustizia. Un po’ se vogliamo proprio le origini del concetto di bello della nostra cultura occidentale, ciò che è veramente bello rimane nel tempo e rimane non sporcato da origini strumentali da cui è nato. Invito tutti a partecipare perché ci saranno convegni di rilievo nazionale, ci saranno intellettuali, imprenditori, esperti, studiosi, sportivi, ognunoi dei quali affronterà dei temi specifici. Parleremo del rapporto tra bellezza ed arte, tra bellezza e teologia, tra bellezza, ribellione e imprenditorialità, parleremo della violenza di ogni genere scoprendo anche un dato che dirò in anteprima: in realtà l’Italia oggi non è ai primi posti per la violenza di genere, ma agli ultimi posti in Europa. Questo è un segnale e più in generale stiamo notando che in Europa alcune forme di violenza stanno diminuendo e non stanno aumentando, questo vuole essere un segnale di speranza, ma anche di riflessione. Se noi ci apriamo all’altro scopriamo una bellezza che abbiamo subito dentro di noi, l’altro ci fa scoprire quello che noi, anche cinicamente, vogliamo dimenticare, cioè che l’uomo in realtà è aperto con fiducia al mondo e alla relazione con esso”.
“Nel ringraziare Comune, Ordine Francescano, Arcidiocesi Chieti-Vasto, Csi, Università d’Annunzio, le tante associazioni e gli sponsor che hanno partecipato alla manifestazione senza il cui supporto non sarebbe stato possibile realizzare questa edizione – hanno concluso Emiliano Federico e Rita Iolanda Di Falco, organizzatori del Festival del Creato di Chieti – invitiamo i cittadini ai tanti incontri di particolare interesse dedicati sia agli studenti che agli adulti. Dalla conferenza di venerdì 14 con l’educAttore Michele Dotti all’Auditorium della Scuola Chiarini, al Convegno delle 15.30 contro la violenza di ogni genere alla Camera di Commercio; dai workshop delle ore 16.00 alla Villa Comunale alla conferenza delle ore 18.00 di Don Luigi Epicoco, al Cineforum delle ore 21.00 in piazza Vico con la visione del film ‘Il sale della Terra’ di Wim Wenders ed ancora sabato 15 con i laboratori didattici alle ore 10.00 e la tavola rotonda in piazza Vico con Mons. Forte ed intellettuali di prim’ordine per poi passare alle fast conference ed il concerto dei Giovani Accademici alle ore 20.30 in piazza Vico; domenica 16 segnaliamo, invece, lo spettacolo “Sentimento” di Veronica Pace, in anteprima nazionale al Supercinema, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza”.