“È una tre giorni dedicata appunto ai primi d’Abruzzo – ha spiegato il presidente del Marina, Luca Di Tecco – al piazzale del Marina dinanzi al padiglione Becci. Questa è un’idea nata per valorizzare il territorio. è un evento che sarà composto da quattro gruppi di villaggi in rappresentanza di tutte e quattro le province con i piatti tipici del territorio. chiudiamo in maniera veramente rappresentativa per il nostro territorio. La stagione di Estatica penso che sia stata positiva, per noi ormai è una riconferma perché tutti i cittadini pescaresi e non solo attendono ogni anno con ansia l’apertura di Estatica. Abbiamo, come al solito, oltre 100 mila visitatori e siamo veramente soddisfatti perché pensiamo di chiudere in bellezza con ‘Primi d’Abruzzo’ per far sì che venga rappresentato al meglio il nostro territorio. La stagione prevede eventi di tutti i tipi, non solo l’enogastronomia non solo del territorio, ma anche a livello internazionale ed eventi come concerti, iniziative per bambini, Teatro, Cinema, quindi abbiamo accontentato un po’ il pubblico di tutti i tipi”.
Il pubblico potrà assaggiare in particolare: Sagnette e fagioli – Taccozze alla ricotta, guanciale e zafferano – Surgitti alle erbette spontanee e pecorino Majellese – Maccheroni carrati all’Abruzzese (quest’ultimo piatto è stato scelto dall’Unione cuochi regionale come pietanza rappresentativa dell’Abruzzo gastronomico nel mondo). Ai primi piatti si affiancheranno, inoltre, tavolozze di prosciutti, salami, formaggi e salsicce secche, pecora alla callara, arrosticini con patatine fritte, con possibilità di bere birra o vino. Nell’area espositiva si troveranno altresì confetture, oli extra vergine d’oliva, pasta di diverse farine e dolciumi.
“L’iniziativa nasce dal fatto che questo è l’anno dell’alimentazione a livello mondiale – ha sottolineato il responsabile dell’organizzazione, Maurizio Milardi – e la nostra idea era quella di inserire anche l’Abruzzo in un contesto così importante. Abbiamo scelto insieme all’associazione provinciale dei Cuochi di Pescara dei piatti tradizionali e storici delle quattro province dell’Abruzzo e così è nata questa idea, ha preso corpo fino ad arrivare all’apertura ufficiale della manifestazione. Avremo quattro piatti di base e altre offerte alimentari che ci faranno entrare nell’aria della manifestazione. I nostri cuochi saranno anche disponibili per parlare con la gente che avesse la curiosità di approfondire quelli che sono i temi o i diversi piatti con la loro confezione e la loro composizione. Per cui speriamo di fare una cosa gradita sia al pubblico che alla regione. In questa iniziativa si valorizza anche il mangiare sano ed il mangiare bene rivolgendo magari un attimo l’occhio ai nonni che sono poi la memoria vivente della memoria storica dei nostri piatti e il nostro mangiare, magari facendoci scoprire un sapore che da bambini abbiamo gustato e che magari avevamo perso nel percorso della vita”.
Infine gli orari di apertura al pubblico: tutti i giorni dalle 18 alle 24, presso il porto turistico. Domenica aperti anche a pranzo, dalle 12 alle 15. È possibile prenotare i tavoli telefonando al 349/7223938 oppure scrivendo una mail a spaziofuturo@gmail.com. Ingresso e parcheggio gratuiti.
“Innanzitutto vorrei ringraziare il signor Milardi che ci ha dato la possibilità di essere in questa bellissima manifestazione – ha affermato il presidente dell’associazione Cuochi Pescara, che patrocina l’iniziativa, Narciso Cicchitti – mi congratulo anche con l’Ente camerale per aver inserito nel suo ‘palinsesto’ di programmazione estiva di Estatica una manifestazione dedicata al cibo come trasmissione di cultura, di saperi del popolo. L’associazione è stata capace di risvegliare, di stimolare la ricerca di alcuni piatti attraverso alcuni cuochi dell’associazione Cuochi di Pescara. avremo quattro proposte, ogni provincia sarà rappresentata da un piatto tipico che è l’espressione naturale di un determinato posto e vedremo che cosa verrà fuori da questo weekend che pare sarà abbastanza soleggiato. Ovviamente i cuochi dovranno attingere dal paniere della nostra beneamata regione che è ricca ma ha ancora un pochino da scoprire per fortuna in questi tempi. Avremo la provincia di Chieti con un piatto più dedicato all’orto, al contadino, invece ci saranno i piatti più ‘nobili’ della cucina teramana, poi avremo dei piatti di montagna dedicati alla transumanza e poi quelli della costa abruzzese, in particolar modo di Pescara”.