sabato , 23 Novembre 2024

Pescara accende il motore dell’export abruzzese: la Cna ‘balzo di vendite e fatturato’

PESCARA – Il comparto dell’automotive pescarese spinge in alto l’export regionale. Lo rivela lo studio realizzato per la Cna Abruzzo da Aldo Ronci, sui dati relativi al primo trimestre del 2018: dei 144 milioni di euro in più realizzati rispetto allo stesso periodo del 2017 (2.201 milioni contro 2.057), ben 71 sono frutto della performance della provincia adriatica, che rispetto a un anno fa vola oltre il 53% di incremento.

Un dato sorprendente, visto e considerato che il Pescarese non ha mai brillato particolarmente sul fronte delle esportazioni, ma che diventa se possibile ancor più curioso se si osservano le cifre in controluce: «A spingere verso l’alto le vendite all’estero della provincia di Pescara – illustra lo stesso curatore dell’indagine realizzata su dati dell’Istat – sono stati in realtà i mezzi di trasporto: ben l’83% di tutto l’aumento regionale si concentra infatti qui, con 52 milioni di euro. Tanto per dare un’idea, Chieti che da sempre rappresenta in questo comparto il polo d’eccellenza si ferma a quota 13 milioni di incremento. In percentuale, Pescara accresce l’export dei mezzi di trasporto del 473,1%, Chieti appena dell’1,3%».

Detto del balzo realizzato nella provincia adriatica, che cresce non solo grazie ai mezzi di trasporto (71 milioni di aumento, contro i 32 di Teramo, i 28 di Chieti e i 13 dell’Aquila) in generale va detto come i primi tre mesi dell’anno siano stati largamente positivi per tutta la regione, il cui export ha segnato complessivamente un incremento del 7% rispetto allo stesso trimestre del 2017, contro una media nazionale del 3,3%: risultato che vale il quinto posto tra le regioni italiane.

«Si tratta di un risultato positivo – osserva il direttore regionale della Cna, Graziano Di Costanzo – ma che adesso deve trasformarsi in un volano di sviluppo anche per quei settori, come la micro impresa e l’artigianato, da anni fuori dal circuito della ripresa e ancora in attesa di quel rilancio che i numeri sull’export rivelano invece alla portata di imprese più strutturate».

A sottolineare lo stato di salute delle nostre esportazioni contribuiscono anche i dati degli altri settori, molti dei quali più strettamente legati ai sistemi produttivi locali. E se la vendita dei mezzi di trasporto è andata a gonfie vele, numeri positivi possono vantare in Abruzzo anche l’abbigliamento (19 milioni in più, e “+20,9%” di incremento), gomma (15; +9,1%), prodotti in metallo (12; +12,2%), prodotti chimici (11; +18%), prodotti alimentari (9; +7,3%), materiali elettrici (6; +10,2%).

Segno positivo, dunque, un po’ per tutto l’export regionale, che ha scelto come destinazione privilegiata i Paesi appartenenti alla Unione europea (82 milioni) rispetto agli altri (62 milioni). Un’occhiata, infine, ai prodotti agroalimentari, passa da 141 milioni del primo trimestre del 2017 ai 151 del primo trimestre del 2018 ottenendo un incremento di 10 milioni di euro, e un aumento del 7%, pari al doppio del dato nazionale (3,3%).

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