La Regione Abruzzo si è impegnata a finanziarie la costruzione di un museo dedicato alle donne, proprio per rendere omaggio alla memoria delle lavoratrici della Filanda Giammaria. Il museo, arricchito di sale culturali, dovrebbe essere edificato su un terreno adiacente, che sarà oggetto di accordo di programma tra Comune e privati, secondo quanto annunciato dal vicesindaco di Pescara Antonio Blasioli presente all’incontro, nonché il recupero del “Casino di caccia” di epoca borbonica.
“Abbiamo confermato gli impegni assunti in precedenza – ha detto il presidente Luciano D’Alfonso – L’incontro di oggi è servito a individuare un percorso finale utile a dirimere le divergenze residue con l’obiettivo di rendere omaggio al protagonismo femminile del novecento”.
I COMITATI “CON LA FILANDA NEL CUORE … FORSE CE LA POSSIAMO FARE!”
«Dopo anni di impegno e lotta potremmo ottenere che l’area della ex filanda di Pescara rimanga luogo della memoria storica della città, sia della trasformazione produttiva della sua economia che del riscatto sociale e culturale delle donne. Un pezzo di storia che non verrà travolto – almeno stavolta – dall’ennesimo palazzo e da un’altra colata di cemento!
E’ stato come se le “filande” antiche, di lana e seta, si fossero messe, in questi anni, tramite il Comitato Pro- filanda a “tessere” di nuovo … a tessere memoria e difesa del luogo: con le scuole (tante classi sono venute a scoprire il motivo della lotta e farsi raccontare un pezzo di storia della nostra città … tanti studenti e associazioni sono venuti a partecipare alle iniziative di sostegno …), con le donne (tante le associazioni che si aspettano di concretizzare la nascita di un luogo che renda giustizia alla fatica e al lavoro, non sufficientemente raccontato e storicizzato, del contributo femminile alla trasformazione civile ed economica di Pescara), con le istituzioni, con le tante associazioni culturali e sindacali che hanno attivamente condotto la trattativa col Comune e con la Regione, animando iniziative, incontri, appuntamenti a sostegno e consentendo quindi questo esito …Solo questa lunga e varia “tessitura di fili”, culturale, memoriale, affettiva, solidale, ha permesso una resistenza lunga e paziente; solo la partecipazione attiva esercitata in mille modi, anche creativi, ha consentito questa positiva soluzione, che appare a portata di mano…
Naturalmente, nella riunione, il Comune e le parti hanno ribadito la disponibilità all’adempimento dei loro compiti e la Regione ha confermato la disponibilità finanziaria per l’operazione. Noi naturalmente chiediamo che queste decisioni divengano, al più presto, atti operativi.
In attesa, ci sentiamo intanto di dover ringraziare quanti che hanno consentito di arrivare fino al risultato di oggi, dalla Regione Abruzzo e del suo Presidente, senza l’impegno del quale non avrebbe avuto ragione e senso la resistenza di cui sopra, al Comune di Pescara, alla società costruttrice, agli organi d’informazione che – pur in maniera differenziata e non sempre adeguata alla posta in gioco – hanno dato eco alle nostre richieste e alla nostra voce …Con più vigore, quindi, siamo da oggi pronte/i, in tante e tanti del Comitato, a riprendere il cammino, con la città, per la realizzazione di un luogo sociale, culturale, memoriale, aperto al futuro di una società multietnica e solidale, che dia e riconosca anche alle donne la funzione fondamentale sempre avuta nella costruzione della socialità e dell’economia.»