“Il progetto Spoltore Sotterranea va avanti fino al 31 dicembre 2018” spiega la consigliera Cinzia Berardinelli, che assieme al presidente del consiglio Lucio Matricciani segue il progetto, “e sarà utile a dare un significato anche alle cavità scoperte casualmente negli ultimi anni. Lo spazio sottostante la cripta nella Chiesa di San Panfilo dentro Le Mura, ad esempio, è momentaneamente classificato come ossario, ma è in realtà ancora da studiare ed approfondire”. Il progetto consiste nella ricerca con censimento di tutte le cavità di origine antropica sia nelle proprietà pubbliche che private situate nel sottosuolo dell’abitato antico di Spoltore e nelle frazioni di Caprara e Villa Santa Maria, quantificarle, determinarne l’estensione ed eventualmente le azioni da intraprendere per la sicurezza, la valorizzazione e il recupero. “Abbiamo assolutamente bisogno dell’aiuto dei cittadini, delle loro segnalazioni e della loro disponibilità per avere accesso dove la proprietà è privata”. Essenziale la collaborazione tra l’amministrazione comunale e “la Federazione speleologica abruzzese e il Centro appenninico ricerche sotterranee, che ringraziamo”. L’abitato di Spoltore è molto antico: “si hanno notizie di rinvenimenti nella frazione di Cavaticchi di 20.000-25.000 anni fa, abbiamo un sito archeologico romano ancora in fase di scavo nella frazione di Santa Teresa, e nel nucleo più vecchio già sono conosciute delle strutture ipogee cisterne, pozzi, granai, frantoi, neviere e tante altre vengono tutt’ora “raccontate” dagli abitanti più anziani”.
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