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Modavi: a Villa Santa Maria di Spoltore un corso di formazione antincendio boschivo

Spoltore - E' iniziato oggi (9 giugno 2018) a Villa Santa Maria il corso di formazione antincendio boschivo di secondo livello organizzato dal gruppo Modavi di Spoltore con la collaborazione del Comune di Spoltore: si tratta di un corso che abilita ad intervenire in prima linea e spegnere le fiamme, mentre il primo livello è quello che fornisce le competenze per avvistare incendi, riuscendo a segnalare dal tipo di fumo che cosa sta bruciando.

In sala 36 volontari, in gran parte del Modavi Spoltore ma anche di altre aree vicine come Città Sant’Angelo, Pianella e la Val Pescara: coinvolte anche l’Associazione Nazionale Carabinieri Val Pescara, Volontari Senza Frontiere Pescara. A tenere la prima lezione è stato Fabio Ferrante, formatore di Protezione Civile della Regione Abruzzo. “Sono qui come consigliere comunale delegato alla Protezione Civile, ma prima ancora sono un volontario come voi” ha detto Stefano Burrani. “Sicuramente qui facciamo formazione ad alta professionalità che va ad aumentare nel dettaglio la specificità del volontario di Protezione Civile”. A questo proposito il consigliere ha voluto aggiungere un suggerimento: “dovrebbe essere la Regione Abruzzo ad organizzare delle forme di formazione continua rivolte ai volontari, senza lasciare a gruppi locali questo compito”.

Il sistema antincendio boschivo è stato messo a dura prova l’anno scorso in Italia, e in particolare in Abruzzo, dove si è lavorato a lungo in particolare per l’emergenza sul Morrone ma sono solo: oltre alla valle Peligna sono hanno segnato l’Abruzzo incendi in 160 comuni. Oltre cinquemila ettari di vegetazione sono bruciati, circa il 5 % del parco nazionale della Majella è andato in fumo. Sul Gran Sasso un incendio è scoppiato a causa di un barbecue incustodito e da Fonte Vetica in pochi giorni il fuoco ha consumato più di mille ettari di parco. In Italia gli ettari di territorio boschivo colpito dalle fiamme nei primi sette mesi del 2017 sono stati 77.585. Tra il 2008 e il 2016, erano stati 20mila in media all’anno. L’Italia ha raggiunto così il primato europeo per numero di incendi boschivi, secondo solo al Portogallo se si considera l’estensione di terra bruciata. “Per il futuro” ricorda Burrani “non dobbiamo farci più sorprendere da questi fenomeni, che vanno ovviamente prevenuti ma che dobbiamo essere in grado di tamponare rapidamente quando esplodono come nella scorsa estate”. Il corso terminerà il 7 luglio con l’esame finale, diviso in una prova di teoria e una prova pratica.

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