giovedì , 21 Novembre 2024

Riattivata procedura per perforazione di 3 pozzi, Febbo critico conD’Alfonso

“Nonostante i proclami da campagna elettorale con Luciano

D’Alfonso che annuncia di voler difendere l’Abruzzo dagli attacchi “alieni”

e dalle trivellazioni delle nostre coste, a livello nazionale si assiste ad

una decisione che ha dell’incredibile e che conferma ancora una volta la

netta incongruenza nelle posizioni del centrosinistra e del Pd che guida

il Governo centrale”. E’ il commento di Febbo.

“Procedura – sottolinea Febbo – attivata in modo insolitamente celere

visto che la sottocommissione istruttoria è stata riconvocata per il 15

maggio e la Commissione plenaria della Via Nazionale per il giorno

successivo, il 16 maggio. Nonostante siamo in piena campagna elettorale

però questo Governo regionale vigila con attenzione sulle vicende che

riguardano le nostre coste e il nostro mare ribadendo al tempo stesso,

con forza e coerenza, la sua netta contrarietà a questo tipo di iniziative”.

Le attività in progetto riguardano la piattaforma esistente denominata

“Rospo Mare B” che è ubicata nel Campo offshore di Rospo Mare,

costituito da 3 piattaforme, nel Mare Adriatico a circa 20 Km al largo della

costa abruzzese, 20 Km a nord di Termoli e 70 Km a sud di Pescara. E’

prevista la perforazione di 3 pozzi che avverrà dalla piattaforma, a sua

volta già collegata ai sistemi di stoccaggio e trasporto del greggio.
“La

situazione – spiega l’Assessore regionale – è identica a quella di “Ombrina

mare” alla quale la Regione Abruzzo si era opposta in tutte le sedi

opportune scongiurandone la nascita, così come oggi esprimiamo parere

negativo anche riguardo il progetto in itinere. Da parte nostra chiediamo

al Presidente del Consiglio Matteo Renzi di sospendere il procedimento

Via e di riattivare l’efficacia delle Legge Prestigiacomo, così come abbiamo

già chiesto con insistenza e a più riprese. Inoltre da 6 mesi aspettiamo

ancora una risposta, sempre da parte del Governo centrale, rispetto la

nostra proposta di perimetrazione del Parco della Costa Teatina”.

“Di fronte a questi scenari – riprende Febbo – vorrei capire quale sia

la posizione del candidato del centrosinistra D’Alfonso, proclamatosi

difensore delle coste adriatiche e dell’ambiente, di fronte alle scelte del

Governo a guida Pd; sono altrettanto curioso di conoscere la posizione del

Presidente della Regione Molise, Frattura (Pd) visto che la piattaforma

si trova a 20 Km da Termoli. Mentre attendiamo di fare chiarezza

sulle continue incongruenze palesate dal centrosinistra su temi così

importanti per il nostro futuro, gli abruzzesi possono contare sui fatti

concreti e sulle certezze del Governo Chiodi. Confermiamo la nostra

posizione ferma e convinta a difesa dell’Abruzzo dagli attacchi delle

società petrolifere e la volontà di voler puntare ad uno sviluppo delle

nostre coste che sia sostenibile e coinvolga tutte quelle realtà agricole,

commerciali, industriali, artigianali e turistiche presenti sul territorio che

verrebbero danneggiate irrimediabilmente dalle attività di estrazione.

Noi – conclude Febbo – puntiamo a rafforzare l’immagine di una regione

verde incentivando la creazione di progetti più consoni alla nostra realtà

con il massimo coinvolgimento delle istituzioni locali e delle comunità

che sono i veri protagonisti di un territorio reso unico dalle sue inimitabili

bellezze”.

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