Chieti – “Con l’approvazione in Consiglio Comunale, la città di Chieti, per la prima volta, si dota di un Regolamento per l’installazione e l’esercizio degli impianti di telecomunicazioni per telefonia mobile. Tale provvedimento, approvato lo scorso 22 settembre, non sostituisce la Legge Regionale n. 45 del 2004 ma va a disciplinarne contenuti e procedimenti in essa contenuti, obiettivi inseriti nei PEG 2016 e 2017. Tutela della salute dagli effetti dell’esposizione ai campi elettomagnetici, uso razionale del territorio, tutela dei beni di interesse storico, artistico, culturale, paesaggistico, ambientale e naturalistico: i principi cardine del Regolamento”.
Ad annunciarlo, in conferenza stampa, questa mattina, il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, l’Assessore all’Urbanistica, Mario Colantonio, il presidente della Commissione “Statuto, Regolamento, Affari istituzionali e generali” Maurizio Costa, e il consigliere comunale Marco Di Paolo, capogruppo di Fratelli d’Italia, fra i primi promotori dell’iniziativa.
«Il Regolamento, dopo un lungo iter – spiega il Sindaco – consente, finalmente, al Comune di Chieti di stabilire rapporti più equilibrati con i gestori di telefonia mobile. In assenza di esso, infatti, i gestori, richiamando norme nazionali, hanno potuto muoversi, fino ad ora, con maggiore libertà sul territorio, installando impianti che spesso non rispondevano ai criteri di organizzazione che l’amministrazione perseguiva. Tale Regolamento, dunque, va a normare le competenze comunali in merito all’installazione di nuove antenne, rispettando i principi di pubblica e privata incolumità e il decoro della città da un punto di vista urbanistico».
«Sulla scorta di quanto accaduto fin ora – ha evidenziato l’Assessore Colantonio – e con la presenza sempre più massiccia di antenne sul territorio, anche su incentivazione di alcuni consiglieri comunali si è voluto approvare tale Regolamento che andrà a evitare un posizionamento selvaggio e non disciplinato di nuovi impianti. Saranno vietate, così, le ubicazioni delle antenne in prossimità di ospedali, case di cura, strutture assistenziali, scuole, asili nido, edifici di valore storico, architettonico, monumentale, archeologico ad esclusione degli impianti a microcella, pochissimo impattanti e indispensabili per la trasmissione dati ai contatori elettrici e del gas.
Ogni anno, poi, tutti i gestori di telefonia dovranno presentare al Comune, entro il mese di luglio, il loro Programma Annuale che non potrà superare i tre impianti sperimentali sottoposti a verifica di assoggettabilità a VAS. Tramite una Conferenza di Servizi, Comune, ARTA e ASL, acquisiti i pareri sugli aspetti ambientali e sanitari, concluderanno l’istruttoria. Quel che è certo è i nuovi impianti andranno o a sostituire o a potenziare quelli esistenti e lo Sportello Unico per le Attività Produttive dovrà conformarsi al vigente regolamento. Una mappatura delle localizzazioni di tutte le antenne andrà ad integrare le tavole del PRG.
Gli impianti posti sul territorio saranno sottoposti a continue verifiche sia da parte della Polizia Municipale che da parte dell’ARTA per il controllo delle emissioni elettromagnetiche».