“Una scelta accolta con favore da comitati civici–commentano i coordinatori greenway–, da loro stessi auspicata e sostenuta da lungo tempo ai tavoli tecnici indetti allo scopo negli uffici regionali fin dal marzo 2015.
Sulla strada parco, quindi, non passerebbero più i filobus, ma autobus elettrici di dodici metri.
«Quei 9 milioni di euro che ballano sul progetto della filovia non permetterò che siano deglutiti come hanno fatto i miei predecessori con le casematte», ha detto D’Alfonso. Molto bene. Il primo passo determinante verso una soluzione condivisibile da tutti, per la quale attendiamo con fiducia gli atti ufficiali conseguenti, è stato finalmente compiuto.
Sennonché, una volta preso atto del dato oggettivo secondo cui il tracciato, per la mancanza di marciapiedi a norma accessibili e percorribili integralmente in sicurezza da tutti i pedoni, anche dalle categorie sociali svantaggiate, non sarà in grado di accogliere in sicurezza il trasporto collettivo veloce in sede protetta, i bus elettrici, ben più convenienti e versatili del filobus, potranno essere utilmente impiegati – in apposite corsie preferenziali – sulle principali direttrici di traffico. Ove peraltro insistono la pluralità dei servizi e la pertinente domanda di trasporto. In tal modo preservando opportunamente la strada parco alla mobilità dolce, che è poi l’obiettivo ultimo dei comitati, condiviso da migliaia di cittadini entusiasti e riconoscenti”.
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