Pescara – “Voglio tranquillizzare tutti gli animi inutilmente agitati dalle “incognite” sventolate dal consigliere pentastellato Massimiliano Di Pillo, sulla qualità del servizio di refezione scolastica del Comune di Pescara” scrive nella replica Cuzzi “Quanto da noi asserito sul rispetto del capitolato è talmente certo e documentabile, che saremo noi stessi a consegnare alla magistratura le ulteriori carte relative alla certificazione della provenienza della pasta servita ai ragazzi, questo perché possa procedere più speditamente sul fronte dell’inchiesta e chiarire una volta per tutte ciò che chiaro lo è già e a cui abbiamo già risposto in Consiglio Comunale a giugno.
Ribadisco la piena disponibilità anche degli uffici comunali a fornire ogni tipo di documento e notizia, affinché questa polemica inutile venga risolta. Lo facciamo con la massima serenità e serietà, che ci hanno contraddistinto sin da quando abbiamo intrapreso un’operazione storica, quella di unificare tutti gli appalti della refezione scolastica in un unico appalto, perché il servizio fosse trasparente, di qualità e perché si concretizzassero le economie che solo grazie a questo lavoro oggi sono possibili e sono divenute realtà.
Scopro con sconcerto che oggi Di Pillo si attesta anche il merito di aver abbassato i costi del servizio! Un traguardo invece reso possibile dal lavoro svolto alacremente dagli uffici, voluto dal sindaco e portato avanti dal mio predecessore Di Iacovo quando aveva la delega all’Istruzione e continuato oggi da me!
E’ necessario che il consigliere recuperi presto il senso della realtà, si metta l’animo in pace sulla qualità del cibo che oggi diamo ai nostri ragazzi e che lo inviteremo personalmente a provare e smetta di vedere mostri dove mostri non ci sono e non ci saranno.
Quanto all’attività di verifica della magistratura, ben venga, si chiariscano le pendenze sul passato che non sono certo addebitabili a questa Amministrazione e venga fatta al più presto luce sulla bontà dell’operato che ci riguarda. C’è chi fa paura sul presente e sul futuro e questo genera notizie in questo caso false, e c’è chi fa progetti sul presente e sul futuro e questa, invece, è politica. Noi –conclude Cuzzi– preferiamo fare politica. Lasciamo ad altri il populismo, la paura e la demagogia. I nostri progetti li abbiamo realizzati, li stiamo realizzando e li realizzeremo nell’interesse della città e rivendichiamo con forza il grande lavoro svolto a 360 gradi sulle scuole, questo serve più dei fantasmi e delle strumentalizzazioni di turno”.
LA NOTA DEL CONSIGLIERE DI PILLO OGGETTO DELLA REPLICA DI CUZZI – testo integrale-
E’ stato uno dei primi argomenti di cui mi sono occupato da quando sono entrato in Consiglio Comunale, e dopo mesi di studio su documenti difficili anche da ottenere, ho capito dove poteva situarsi il losco intreccio tra “politica” e “monopolista” del servizio refezione al Comune di Pescara.
Era il due dicembre del 2014 e in una intercettazione telefonica due dipendenti della ditta che tutt’oggi gestisce in ATI il servizio ristorazione, dicevano…<<dice che c’hanno avuto un’interrogazione dal Movimento Cinque Stelle e vogliono capì che cosa sono stati fatti con sti trentamila euro>>…pochi giorni dopo consegnai un dettagliato esposto alla Guardia di Finanza di Pescara che, prontamente, dopo una settimana perquisì gli uffici del Comune sequestrando documenti e facendo ripartire un’indagine già esistente ma ahimè ferma da tempo. Da questa indagine il Pubblico Ministero Mantini chiese sei rinvii a giudizio, fra dipendenti della ditta e funzionari comunali, sfociati poi in un processo tutt’ora in corso.
Sarà la magistratura, e non Cuzzi, a dare un giudizio definitivo su ciò che ho scoperto in quei mesi di lavoro ma, da intercettazioni e documentazione sequestrata, esce fuori uno scenario a dir poco agghiacciante.
Quanto scoperto è stato in parte pubblicato anche dal quotidiano “Il Centro” ove viene illustrata quella connivenza tra politica e ditta aggiudicataria, esemplificata da un foglio excel dove accanto al lavoratore c’era il politico che aveva effettuato la raccomandazione. Cosa c’è di illegale? Nulla, come hanno detto alcuni politici locali interpellati, visto che una ditta privata può assumere chiunque. Una risposta, invece, ce la saremmo aspettata dalla Procura di Pescara che dovrebbe verificare se tali raccomandazioni siano state utilizzate come moneta di scambio in cambio del voto.
Se poi si viene a conoscenza che al pensionamento di pochi giorni fa di sei cuoche a 30 ore, nessuna delle stesse viene sostituita, è comprensibile perché il prezzo del singolo pasto negli anni precedenti sia lievitato sino a 7,26 €. Su questo aspetto, proprio qualche mese fa, la Corte dei Conti dell’Aquila ha condannato due dipendenti del Comune di Pescara al risarcimento di un danno quantificato in 685.000€.
Solo qualcuno in malafede come l’Assessore Cuzzi non si rende conto che il risparmio ottenuto dal Comune di Pescara è conseguente esclusivamente all’inchiesta partita dall’esposto del Movimento 5 Stelle ed al cambio di ditta appaltatrice. Evidentemente il prezzo pagato in più forse era il prezzo della corruzione.
Per ora, relativamente al nuovo ed ultimo appalto per le mense, c’è solo un indagine in corso conseguente ad un esposto presentato da me e dal Deputato Andrea Colletti che riguarda, esclusivamente, la rispondenza della fornitura con quanto previsto dal capitolato d’appalto, in particolare sulla qualità della pasta servita. Infatti il capitolato giustamente prevedeva l’utilizzo per la pasta di farine di grani prodotti e coltivati esclusivamente italiani ed il Movimento 5 Stelle aveva il dubbio, suffragato da alcuni colloqui con la ditta produttrice, che la pasta fornita derivasse in parte da farine straniere, molto meno costose di quella italiana. Cambiare in corso d’opera un tipo di pasta, non eseguire per tempo le migliorie strutturali elencate nel “progetto tecnico”, non completare il sistema di informatizzazione che permette attraverso il collegamento al registro elettronico di contare le presenze degli alunni e quindi dei pasti preparati realmente diminuendo al minimo lo spreco, sono certamente punti al vaglio degli inquirenti che, seguendo le segnalazioni dell’esposto, hanno ritenuto necessario indagare e sequestrare altra documentazione presso il Comune di Pescara.
Il Consigliere comunale del MoVimento 5 Stelle
Massimiliano Di Pillo