Pescara – Come noto, sabato 27 maggio dalle ore 16,30 presso il parco Villa De Riseis, in occasione della giornata antifascista, il Comune di Pescara organizza insieme all’Anpi, all’Arci e all’Arci Gay di Pescara una giornata pacifica di riflessione e di intrattenimento legata ai diritti e parte integrante delle iniziative della Festa dei Parchi che si celebrerà in 15 aree verdi cittadine. Si tratta di un evento voluto dall’amministrazione, condiviso con le citate associazioni promotrici, a fronte delle aggressioni a sfondo omofobo e fascista subite nei giorni scorsi da tre giovani in città. L’evento intende manifestare piena solidarietà e vicinanza alle vittime di questi fatti e promuovere una pubblica sensibilizzazione affinché non si ripetano, anche Sinistra Italiana aderisce alla giornata e per voce del suo coordinatore regionale Daniele Licheri propone degli spunti di riflessione su quanto avviene nel pescarese.
“Da anni mi sgolo, io e tutta Sinistra Italiana, spesso in solitudine – le parole del coordinatore regionale Sinistra Italiana Abruzzo Daniele Licheri – a segnalare e a non sottovalutare chi in modo più o meno esplicito soffia sul vento dell’intolleranza e dell’odio. A Montesilvano, alcuni esponenti istituzionali, attaccano ogni giorno la presenza dei rifugiati additandoli come il male assoluto. E lo fanno con una violenza inaudita. Sono avvenute due aggressioni gravissime a Pescara, e nei giorni scorsi è comparsa una bomba sui binari sempre a Montesilvano. Tra le piste a detta dell’articolo de Il Messaggero c’è anche quella eversiva dell’estrema destra. Spero non sia vero, ma se lo è un fatto gravissimo si colloca in un quadro più generale.
Lo dicevo ieri in conferenza stampa per presentare la bella giornata di domani in piazza contro il fascismo e l’intolleranza: si cercano capri espiatori per spostare l’attenzione della rabbia che serpeggia, mettendo i penultimi contro gli ultimi, ed è in questa solitudine in questa polveriera sociale, che l’erba cattiva dell’intolleranza sta sbocciando ovunque. E i nuovi fascismi, anche quelli più eversivi vengono nuovamente sdoganati. E allora – conclude Licheri – educazione, rispetto, cultura, accoglienza, solidarietà, antifascismo, vogliamo farle tornare nelle scuole? Vogliamo girarci dall’altra parte o vogliamo affrontare seriamente questo problema? E sopratutto vogliamo negare che ci siano responsabilità politiche nella classe dirigente della destra nostrana?”.