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Vendeva dosi a tredicenni. Rifugiato in attesa di asilo politico arrestato per spaccio

L'intervento delle forze dell'ordine in via Ariosto dell'11 ottobre 2016

Montesilvano – Nel pomeriggio di ieri è stato effettuato un arresto in via Ariosto dagli agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Pescara in un operazione nell’ambito di un’attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti fatta in collaborazione con personale della Squadra Volanti.

P.B. 25 anni, originario del Gambia, ospitato presso un hotel di Montesilvano, incensurato, con un permesso di soggiorno e una richiesta di asilo come rifugiato politico , è stato fermato dagli agenti alle palazzine ‘Viola e Tillia’ già tristemente note per altre operazioni di contrasto alla contraffazione e allo spaccio di droga, l’uomo poco prima aveva venduto due dosi di marijuana a due ragazzi di 13 anni.
Gli agenti nei controlli successivi lo hanno trovato in possesso di un’altra dose della stessa sostanza.
Lo straniero è stato condotto in carcere, i due minorenni per disposizione dellaProcura per i Minorenni dell’Aquila riaffidati alle famiglie.

Marco Forconi, del Coordinamento provinciale Fratelli d’Italia di Pescara intervenendo sui fatti ha dichiarato:
“ L’arresto del profugo del Gambia ospitato in uno dei Cas della città è già di per sè una notizia grave, il fatto che sia stato fermato in flagranza, mentre cedeva dosi a due quattordicenni, è una cosa che fa rabbrividire ed arrabbiare davvero troppo. È del tutto evidente, e tale argomento si è palesato anche in sede di Consiglio Comunale, che la quantità di immigrati non è direttamente proporzionale con la qualità degli stessi e che, i maschi adulti in particolar modo, continueranno ad essere una mina vagante a piede libero nel territorio comunale. Purtroppo, e questa a mio modesto avviso è la cosa più grave, nessuno ha ancora avuto il coraggio di sottolineare un fatto assolutamente importante: ai già circa 300 profughi ospitati all’ Ariminum ed Excelsior, bisogna aggiungerne una quantità enorme che, nel corso degli anni, ha sì perduto vitto e alloggio nelle strutture ospitanti ma non ha mai effettivamente abbandonato la città, e questo nonostante molti di essi siano stati raggiunti da un provvedimento amministrativo, foglio di via in special modo, che gli consente di continuare a fare il bello e cattivo tempo ovunque in quanto inapplicabile de facto.

Unitamente al ghetto di via Ariosto, si capisce bene che questa fusione potrebbe costare alla comunità molto in termini di ordine pubblico ed equilibrio sociale. Al Prefetto, pertanto, in qualità di componente del coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia, chiedo l’allontanamento immediato di tutti i profughi da Montesilvano dai CAS e lo sgombero, altrettanto improcrastinabile, del ghetto di via Ariosto, oramai elevato dai suoi occupanti a fortezza quasi inespugnabile”.

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