L’Aquila – “Il disavanzo dei conti della Regione Abruzzo è ormai diventato una polveriera pronta ad esplodere”. “Con la sentenza n.89 della Corte Costituzionale, nessuno conosce più l’ammontare esatto del disavanzo del bilancio regionale ma è chiaro a tutti che i conti della Regione Abruzzo sono ridotti ad una polveriera pronta ad esplodere da un momento all’altro”: lo denuncia in una nota il Consigliere regionale del M5S, Domenico Pettinari.
“Il M5S non attenderà passivamente che questo accada, magari tra due anni, quando il cerino acceso sarà passato di mano ad un’altra maggioranza sulla quale far ricadere tutte le colpe come, ad esempio, in questi giorni insegna bene il PD romano con la Giunta Raggi. ”
Pettinari annuncia che “il M5S attiverà presto tutte le iniziative, a tutti i livelli, per far emergere i nomi dei colpevoli e le coperture di tale disastro e per conoscere le cifre esatte del disavanzo dei conti della Regione, che per alcuni potrebbe aumentare di una cifra stimata da i 67 ai 174 milioni di euro. Se, oltre alla dichiarazione di illegittimità costituzionale degli articoli di ben quattro leggi regionali riguardanti il bilancio del 2013, dovessero essere ravvisate successive ulteriori violazioni delle leggi, ritengo sia doveroso chiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Presidente della Repubblica l’applicazione dell’art. 126 della Costituzione italiana e lo scioglimento del Consiglio regionale, come già chiesto due anni fa dalla Corte dei Conti davanti i continui e irragionevoli ritardi nell’approvazione dei Bilanci regionali.”
L’esponente pentastellato aggiunge che “dopo il rifiuto dei revisori dei conti di firmare i conti consuntivi, i giudizi e i continui richiami della Corte dei Conti e, in ultimo, la sentenza emessa il 27 aprile scorso della Corte Costituzionale che boccia definitivamente il rendiconto del 2013, la Giunta regionale non ha più alibi e non potrà più perseverare nel gioco delle tre carte con i fondi vincolati per simulare un bilancio che non risponde alla realtà, aumentando la capacità di spesa per finanziare improbabili Masterplan. Infatti, dopo lo stop della Corte costituzionale, si cominciano a vedere le prime nefaste conseguenze di questa amministrazione irresponsabile dei conti della Regione: Ie rappresentanze sindacali, nelle scorse settimane hanno già avuto incontri nelle quattro province abruzzesi con tutti i dipendenti con i salari che dipendono direttamente dalle casse della Giunta regionale paventando l’ipotesi che nel prossimo futuro ci potranno essere slittamenti nei pagamenti degli stipendi dovuti ad una oggettiva mancanza di liquidità nelle casse regionali. Si registrano inoltre ritardi nei pagamenti dei voucher lavoro, delle borse di studio per gli studenti universitari e per le forniture.
Insomma, una situazione esplosiva che tutti sembrano sottacere, -continua Pettinari– probabilmente tenuto conto della corresponsabilità del centro destra che nel 2013 approvò gli articolati delle Leggi regionali ora dichiarati incostituzionali dalla Consulta. Certo è- conclude Pettinari- che se i giudizi espressi dalla Corte dei Conti e dalla Corte Costituzionale avessero riguardato un esecutivo guidato dal M5S, non solo gli organi di informazione locale, ma anche quelli nazionali e internazionali avrebbero già da tempo montato lo scandalo additandoci come incapaci e inadatti a governare. Purtroppo l’informazione diventa molto più timida e prudente quando questi immani disastri sono gestiti dalle forze attualmente alla guida della Nazione auto certificate come responsabili e competenti.”