venerdì , 22 Novembre 2024

Pescara, dopo un incidente muore l’ex sindaco Carlo Pace

L’ex sindaco del capoluogo adriatico Carlo Pace all’età di 81 anni è morto questa mattina all’alba per un infarto che lo ha colto in ospedale dove era ricoverato, Pace era stato investito nel pomeriggio di ieri in via Pellico a Pescara mentre attraversava la strada, l’investitore a guida di una Peugeot 106 si è fermato a soccorrerlo, sul posto era intervenuta anche la Polizia municipale e il 118 che lo ha trasportato al pronto soccorso in codice rosso, da qui è stato poi ricoverato per delle fratture e con una prognosi di 40 giorni . A seguito del decesso è stata disposta un’autopsia ed ès tata aperta un’inchiesta per omicidio stradale. Unanime il cordoglio del mondo politico pescarese che ha voluto ricordare l’ingegnere e docente universitario in pensione e che a Pescara era stato primo cittadino per due mandati dal 1994 al 2003.

 

 

Il cordoglio del Presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco

“Sconcertato e addolorato per la morte improvvisa di Carlo Pace.
Era stato l’ingegnere incaricato per il primo piano regolatore del Comune di Abbateggio, nel lontano 1975. Un uomo ancora giovanile, sportivo, impegnato, che aveva tanto ancora da dire e da fare, con un’esperienza amministrativa e un’indole che ne facevano un consigliere competente ed equilibrato. Mi dispiace molto”.

Il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini: “Pescara perde una persona per bene, appassionata della sua città”.

La scomparsa improvvisa di Carlo Pace ha lasciato in tutti noi un senso di vuoto, perché ieri abbiamo appreso dell’incidente, ma non immaginavamo un epilogo simile. Oggi Pescara perde prima di tutto un uomo per bene. Io ho avuto modo di conoscerlo meglio quando si era allontanato dalla vita politica, mantenendo comunque le sue passioni.

Carlo Pace è stato una persona limpida, pulita e appassionata della sua Città, che ha continuato a seguire anche dopo la fine del suo lungo mandato da sindaco, scelto con l’allora neonato meccanismo dell’elezione diretta nel ’93, che lo ha visto per due mandati a Palazzo di Città.

Una presenza sensibile e stimata, la sua, tanto che non avevo avuto difficoltà a confermarlo come componente del Comune all’ICRAnet che è stata la sua creatura, un’istituzione a cui teneva molto. Ci sentivamo spesso sulle questioni della Città e la sua è sicuramente una voce che ci mancherà molto.

Personalmente mi stringo al cordoglio della moglie, dei figli e dei nipoti, lo faccio anche da sindaco interpretando di certo il pensiero della città che lo ricorda con affetto”.


Il presidente del Consiglio Comunale, Antonio Blasioli: “Aveva un senso civico innato e presente”.

Mi ha sempre piacevolmente impressionato lo spirito partecipante di Carlo Pace a molte delle iniziative della città. A prescindere dal passato da sindaco, dall’appertenenza politica, lui non faceva mancare presenza e supporto quando qualcosa lo interessava e lo avvinceva.

Questo è segno di un senso civico innato, mite ed elegante come era lui. La città perde un testimone importante e un cittadino appassionato del suo futuro”.


Il Sindaco di Montesilvano Francesco Maragno: “La comunità perde un amministratore da cui prendere esempio”

«Una persone onesta, un uomo giusto e un amministratore pratico e pragmatico dal quale prendere esempio». Così il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno commenta l’improvvisa scomparsa di Carlo Pace, ex sindaco di Pescara.

«La città di Pescara e tutto il territorio perdono una figura molto importante. Un pioniere della politica di centrodestra, scelto dai cittadini per la sua lungimiranza e attenzione alle necessità dei pescaresi. Alla sua famiglia, porgo a nome personale e dell’Amministrazione che mi onoro di rappresentare, le più sentite condoglianze».

 
Il sindaco di Penne Mario Semproni “ha stimolato il cambiamento di Pescara“

“Scompare una figura genuina della politica pescarese, un amministratore disponibile e determinato, che ha saputo stimolare il cambiamento amministrativo di Pescara”. Così il sindaco di Penne, Mario Semproni, appena appresa la notizia della morte improvvisa dell’ex primo cittadino di Pescara. “Carlo Pace, primo sindaco eletto direttamente dai pescaresi a seguito della nuova riforma elettorale negli anni ’90 – prosegue Semproni – è stato un punto di riferimento importante anche per l’entroterra pescarese, non solo per l’attività politica, ma anche come precursore di nuove tecniche amministrative. A nome dell’amministrazione comunale di Penne – conclude Semproni – esprimo profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia”.

 

L’ex consigliere regionale Maurizio Acerbo “mai tradotto in astio lo scontro politico e la critica, non si è mai dimostrato permaloso”

“La notizia della morte improvvisa di Carlo Pace è davvero tristissima. L’avevo incontrato sabato proprio a due passi dal punto in cui è stato investito. Avevamo conversato a lungo e come al solito era stato affettuosissimo nei miei confronti. Era sorridente, pieno di energia, positivo anche se preoccupato per il declino della città, dell’Abruzzo e del paese in generale. Soprattutto l’assenza di prospettive per i giovani e l’emigrazione di tanti laureati verso l’estero riteneva fossero un dramma perchè impoverivano la comunità delle energie e delle intelligenze migliori. Anche se ero stato il suo più combattivo oppositore devo dire che una delle qualità di Carlo è che non aveva mai tradotto in astio lo scontro politico e la critica. Anzi anche sabato nel nostro ultimo incontro mi ha ringraziato per averlo sempre tallonato. Per me – diceva – sei stato di grandissimo aiuto, ci aiutavi a non sbagliare, tenevi a bada i miei e tante volte io mi potevo fare scudo della tua opposizione. Rispettava le nostre battaglie perchè sapeva che non avevano secondi fini, non erano strumentali. Eravamo pescaresi che a volte si erano scontrati ma per la comune passione per il bene della città, comune passione che ci ha portato tante volte a collaborare con spirito positivo per risolvere problemi o intervenire per aiutare chi ne aveva bisogno. Carlo è riuscito a essere sindaco senza perdere la gentilezza anche nei momenti di maggiore tensione e tutto sommato a incassare con stile anche le contestazioni con cui a volte ridicolizzavo la sua amministrazione. Non si è mai dimostrato permaloso. Non ha mia delegittimato l’opposizione. Ci siamo lasciati ripromettendoci di rivederci presto per proseguire la chiacchierata. Lo ricorderò sempre con affetto. Alla moglie, ai figli e ai familiari tutto il mio più sincero cordoglio”.

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