“Sulle emergenze-urgenze credo che la Regione Abruzzo, l’Assessorato alla Sanità e le varie Asl viaggino nel caos, un pochino a vista – ha detto il presidente della Commissione Vigilanza in Regione, Mauro Febbo – sapere che la Asl di Pescara compra un nuovo elicottero importante, spende 11 milioni di euro, è arrivato ma è fermo in un angolo dell’Aeroporto d’Abruzzo perché qualcuno ha dimenticato che essendo più pesante bisognava fare dei lavori sulla piazzola. Se pensiamo che c’è una gara d’appalto per il trasporto bandita dalla Asl di Chieti ad agosto che scadeva il 17 ottobre ed il 14 ottobre la gara viene bloccata, siamo a metà marzo e quindi dopo 5 mesi è tutto fermo. Pensiamo alle 18 postazioni disseminate sul territorio dove ci sono le ambulanze ma non ci sono i medici, oggi uno o al massimo due su cinque, nella maggior parte dei casi il medico non c’è. Poi torniamo ad un problema che sta emergendo in questi ultimi giorni: c’è una delibera anch’essa tenuta secretata, la numero 762 del 22 novembre che viene pubblicata solo qualche giorno fa. Si scopre che c’è un Comitato che nasce per la volontà di quelli che sono i due presidi di Chieti e di Pescara per fare l’Ospedale di II Livello e già si scatenano le richieste dei vari reparti: c’è la richiesta che hanno fatto i medici del Santo Spirito di Pescara che vogliono Cardiochirurgia che invece è un’eccellenza dell’Ospedale di Chieti. continuo a dire che l’Ospedale di Chieti è Clinicizzato, ha quindi una convenzione con l’Università, non solo deve rimanere a Chieti ma credo che Neurochirurgia, anch’essa convenzionata con l’Università, debba tornare a Chieti”.
Sull’emergenza del 118: “Abbiamo due presidi del 118: c’è quello di Chieti che è stato organizzato per avere una struttura funzionale in un territorio importante come quello della nostra provincia (104 comuni, circa 400 mila abitanti), ma soprattutto ha una morfologia completamente diversa rispetto a quella di Pescara. abbiamo un territorio montano che deve essere raggiunto, tant’è che abbiamo 18 postazione contrariamente a quello di Pescara che ne ha solamente 8. Abbiamo una preparazione che può essere fatta in loco perché ci sono locali ampi e attrezzati, ad esempio c’è un manichino che ha solamente Roma in tutta Italia e addirittura Israele, che è costato 100 mila euro dove si può fare la preparazione del personale, credo che su questo ci debba essere un momento di riflessione. Noi vorremmo che questo Comitato che è stato creato dalla Regione Abruzzo con i rappresentanti delle due Asl sia integrato con l’Università che credo debba dire la sua per quanto riguarda la Sanità dell’area metropolitana. È su questo che insistiamo, con il nostro gruppo sia in Regione sia in Provincia di Chieti che in Comune si chiederà con forza l’ingresso di un rappresentante dell’Università di Medicina all’interno di questo Comitato”.