La lapide in marmo è oggi una delle poche testimonianze di storia moderna nella cittadina adriatica, ma salsedine, incuria e abbandono hanno favorito col tempo, l’azione dei vandali che tempo fa avevano imbrattato l’epigrafe senza alcun motivo, infatti nessun messaggio politico era stato trasmesso da chi aveva usato la vernice spray sulla pietra e lo “stile” era ampiamente riconducibile a tutti gli altri messaggi e disegnini che da tempo sporcano le mura della struttura all’interno e fuori.
L’intervento è stato coordinato da Marco Forconi da sempre attento alla storia e agli eventi che interessano la struttura, Forconi l’estate scorsa lo avevamo incontrato fuori dall’aeroplanino mentre all’interno era in corso l’ennesima presentazione di un progetto di riqualificazione, e in una chiacchierata informale aveva espresso la volontà di ripulire la lapide imbrattata.
L’operazione ha richiesto del tempo affinché si realizzasse, era importante trovare un prodotto che non aggredisse la superficie litica “abbiamo trovato finalmente una soluzione con un prodotto che abbiamo fatto venire dalla Germania-ha spiegato Marco Forconi- un composto da applicare sulla superficie imbrattata che ha ammorbidito la vernice facendola venire via senza rovinare il marmo”.
Ad assistere Marco Forconi nella delicata operazione anche degli studenti universitari come ha spiegato lui stesso in un post su un social network: “Ripulita la stele in marmo della Stella Maris di epoca fascista, deturpata da ignoranti e criminali. Ringrazio per la collaborazione alcuni studenti dell’Università di Chieti, senza il quale contributo storico e tecnico non si sarebbe potuta realizzare tale azione. Auspichiamo che le istituzioni preposte possano continuare l’opera di restauro successiva, che richiede strumentazioni al di fuori della nostra portata. Senza memoria non c’è futuro, senza cultura non c’è identità”
IL TESTO DELL’EPIGRAFE
MARINA DELLA FONDAZIONE DEI
FASCI DI COMBATTIMENTO DI RIETI
PER LA SALUTE DEI FIGLI DEL POPOLO