Aggiornamento 26 gennaio 2017
Il grado di pericolo che si attesta è 3 marcato, ossia distacco possibile anche con debole sovraccarico (passaggio di un singolo sciatore) e soprattutto sui pendii ripidi.
Alla luce di quanto emerso, la Protezione Civile regionale ha fornito alle Amministrazioni dei Comuni interessati dai suddetti sopralluoghi le indicazioni utili per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità.
L’Aquila – Il 24 gennaio, a seguito delle segnalazioni pervenute dai sindaci interessati, sono iniziati i sopralluoghi nelle aree a rischio valanghe. Le verifiche sono coordinate dalla Unità di Crisi-Nucleo Tecnico-operativo del Rischio Valanghe istituita presso il COC di Penne (PE) in stretta sinergia con il Tavolo tecnico scientifico valanghe, Centri di competenza Meteomont Carabinieri, AINEVA ed il supporto di 23 esperti di valanghe.
Nella giornata di martedì 24 sono state effettuate verifiche nei comuni di Fano Adriano (TE), Pietracamela (TE), Carpineto della Nora (PE), Caramanico Terme (PE), Villa Celiera (PE) e Montazzoli (CH).
Mercoledì 25 gennaio, sono state programmate verifiche nei comuni di Villa Santa Lucia (AQ), Campotosto – Ortolano SS.80 (AQ), Lama dei Peligni (CH), Monte Serbo (CH), Sant’Eufemia a Maiella (PE), Rocca di Mezzo (AQ) e Ovindoli (AQ).
Continua inoltre ad essere garantito il consueto monitoraggio giornaliero del sito di Rigopiano.
I Sindaci dei Comuni interessati potranno richiedere sopralluoghi, l’esito dei sopralluoghi viene immediatamente comunicato ai sindaci dei comuni interessati che provvedono a mettere in atto le eventuali misure di salvaguardia indicate dal tavolo tecnico.
Sarà poi la Sala Operativa che provvederà a trasmetterlo all’Unità di Crisi-Nucleo Tecnico-operativo del Rischio Valanghe istituita presso il COC di Penne .