“Nel corso degli ultimi anni si è assistito ad un significativo innalzamento del numero di famiglie che si rivolgono ai nostri servizi sociali per una situazione di crescente povertà e con bisogni sempre più complessi, che richiedono una presa in carico più articolata e multidisciplinare – spiega l’assessore al Welfare e all’Innovazione Socio-sanitaria, Antonella Allegrino, rispondendo anche alle polemiche in merito ai presunti tagli al sociale – La misura del Sia è un’opportunità che cambierà l’approccio alla lotta alla povertà e al disagio, che non sarà più di tipo assistenzialistico ma che si articolerà in una programmazione a breve, medio e lungo termine di interventi interconnessi tra di loro e finalizzati alla presa in carica complessiva dei soggetti in stato di fragilità e in continuità con un percorso mirato al reinserimento sociale.
Si tratta di uno dei tanti interventi che stiamo avviando per sostenere persone in condizioni di povertà e che non rientrano nei fondi che potremmo avere con la fattiva collaborazione del Consiglio Comunale. Personalmente sono vicina alla comunità in difficoltà in ogni ora del giorno, fuori e dentro il Comune, cercando di risolverne i problemi e per loro cercherò di ottenere i fondi da utilizzare per ogni necessità.
Mi aspetto ora un forte senso di responsabilità da parte dell’intero Consiglio Comunale, organismo che vede nell’approvazione del Bilancio la sua massima espressione politico-amministrativa, perché a nessuno interessa assistere a schermaglie politiche. E’ un documento che viene approvato definitivamente sulla base di quanto elaborato e deciso dai consiglieri. Ora mi aspetto che si predispongano a recepire le mie richieste in merito ai fondi da integrare. Si tratta, nel complesso, di 300mila euro così suddivisi: 80 mila euro per il Piano di intervento sociale (Pis), che saranno utilizzati per far fronte a tutte le necessità dei nuclei familiari in condizioni di fragilità socio-economica; 70 mila euro per il sostegno alimentare; 60mila euro per i servizi essenziali socio-sanitari a seguito della proroga predisposta dalla Regione per il Piano di zona; 30mila euro per i centri sociali per gli anziani; 40mila euro per i centri diurni per i disabili e, infine, 20mila euro per i progetti candidati o approvati a livello nazionale per la realizzazione di servizi a contrasto del disagio e a favore dei nuclei familiari”.