Davide Di Camillo (basso elettrico), Christian Mascetta (chitarra), Andrea Giovannoli (batteria) hanno una bellissima storia da raccontare. Una storia che nasce in estate, quando Davide Di Camillo partecipa con la propria tesi di laurea al concorso nazionale, sezione jazz, dei Conservatori Italiani. Quelle note per originalità ed energia sbaragliano la concorrenza di altre 41 Istituzioni musicali italiane. Un successo che è motivo di orgoglio per il Conservatorio del capoluogo adriatico (seconda affermazione su tre edizioni a livello nazionale) e per l’intera Regione.
Come mai un nome così inusuale per una band e cosa propongono i Gluten Free? “Sono celiaco da quando sono nato – dice Davide Di Camillo – dunque il mio gruppo non poteva che chiamarsi così. I brani che presentiamo sono quasi tutti scritti da me, tutto il repertorio è formato comunque da pezzi originali. Il progetto prende vita dalla mia tesi di laurea per poi prendere nuove forme e nuove sfumature”.
Per il resto che caratteristiche ha questo fortunato progetto? “Ci sono altre composizioni di Christian Mascetta e l’impronta originale di Andrea Giovannoli. I miei compagni di palco non li ho mai considerati come sideman, la musica è dare spazio, coinvolgere gli altri, solo così si cresce insieme e si apprendono tantissime cose nuove”.
Ma alla fine come avete fatto a conquistare una giuria così autorevole come quella che presiede un concorso nazionale per Conservatori? “Non lo so, o meglio, ero troppo emozionato ed impegnato a suonare. Per l’abilità tecnica, la sinergia e l’originalità. Questo mi hanno raccontato gli amici quando sono sceso dal palco”.
Hai 25 anni e sei già un professionista. E’ dura vivere di musica? “Meglio non chiederselo ed impegnarsi al massimo”.
Cosa dovremo aspettarci dai Gluten Free per il concerto di Loreto Aprutino? “La nostra musica è fusion, ci trovete del rock, del blues, delle ballade e pezzi ancora più spinti, ci troverete tutta la nostra energia. Una energia che si trasmette”.
Il concerto è consigliato agli ironici, ai sognatori ma anche ai seri ed ai tristi, perché la musica dei “Gluten Free” riesce a spostarti in luoghi più belli.