Gianfranco Bologna si occuperà delle due tematiche al momento più importanti per il nostro futuro: il cambiamento climatico e la progressiva perdita dell’integrità biosferica, in parole povere la perdita della biodiversità. Queste emergenze non sono oggi più percepite, dalla comunità degli scienziati così come dalla collettività dei cittadini, come una lontana minaccia, ma come una realtà con la quale è necessario confrontarsi ogni giorno. Alla stessa maniera l’influenza che le attività umane hanno sull’ambiente è a tal punto acclarata che il Congresso geologico internazionale di Città del Capo a fine agosto scorso ha formalizzato l’esistenza di un nuovo periodo nella scala geologica, l’Antropocene appunto, nel quale tutti noi viviamo dalla metà del secolo scorso, caratterizzato proprio dal rimodellamento del pianeta che l’uomo stesso sta determinando con la sua sempre maggiore impronta ecologica.
Il direttore scientifico del WWF illustrerà il quadro globale che sta emergendo da questo fronte fondamentale di analisi e ricerca, i cui risultati dovrebbero essere al primo posto nelle agende politiche mondiali e anche italiane, e dovrebbero tratteggiare le strade per scelte improntate sulla sostenibilità.
Di fronte ai cambiamenti climatici in essere e alla prospettiva di stare contribuendo a determinare i fattori per arrivare alla sesta estinzione di massa chiedersi “che cosa possiamo fare?” è una precisa esigenza per tutti noi. Non a caso nell’ambito dell’incontro il sottosegretario Mario Mazzocca illustrerà “La strategia dell’Abruzzo per l’adeguamento ai cambiamenti climatici”. Perché se è vero che il problema è planetario, è altrettanto vero che ogni azione, sia pure apparentemente microscopica e marginale, può dare il suo contributo per peggiorare, ma anche per migliorare, la situazione globale.
Ingresso libero: tutti i cittadini sono invitati a partecipare.