Pescara – Dal M5S un’interrogazione regionale con il fine di chiedere la revoca dell’Avviso per la nomina del nuovo Direttore Generale Dell’arta, affinché ne venga predisposto un atro secondo i criteri di legge.
L’attuale Avviso, secondo Pettinari, elude l’applicazione della più recente normativa statale e presenta profili di dubbia legittimità.
“La Legge 28 giugno 2016, n. 132 recante “Istituzione del Sistema Nazionale a rete per la protezione del’ambiente e disciplina dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale”” spiega Domenico Pettinari “ stabilisce che il Direttore Generale dell’Ispra e i Direttori Generali delle Agenzie regionali sono nominati, secondo le procedure previste dalla legge per ciascun Ente, tra soggetti di elevata professionalità e qualificata esperienza nel settore ambientale e che “Presso l’ISPRA è istituita un’anagrafe dei Direttori Generali …. dell’ISPRA e delle Agenzie regionali , costantemente aggiornata e pubblicata nel sito internet medesimo, contenente le informazioni sui requisiti professionali e sulla retribuzione degli stessi ”.
“Finalmente” afferma Pettinari “ per legge, è stabilito che i Direttori di queste strutture strategiche per la protezione ambientale e per lo sviluppo sostenibile, debbano essere presi tra persone effettivamente competenti in materia e non nel novero degli amici del presidente di turno o per meriti diversi.
Al fine di consentire alle Regioni l’adeguamento della propria normativa di settore al nuovo sistema, l’entrata in vigore della predetta Legge pubblicata in giugno su Gazzetta Ufficiale, è fissata a partire dal 14 gennaio 2017”.
“La Regione Abruzzo” continua il 5 stelle “ sembra aver dato vita ad una corsa per anticipare la nomina del nuovo Direttore, prima che entri pienamente in vigore la legge nazionale. Infatti, oltre due mesi dopo la pubblicazione della norma nazionale, con propria legge (LR 27 settembre 2016, n. 34), ha proceduto con sollecitudine alla modifica della legge istitutiva dell’ARTA (LR 64/1998), per ampliare i requisiti per la nomina del Direttore Generale che oggi risulta così formulata: ….”dopo la lettera b) del comma 3 dell’articolo 10 è aggiunta la seguente: il “possesso di elevata competenza tecnica e scientifica e di vasta esperienza nel settore ambientale sia in attività nel settore privato che nel contesto di organismi pubblici”
“Ma c’è di più” incalza Pettinari “ Con la delibera di Giunta Regionale n. 628 del 6 ottobre 2016, con cui è stato emanato l’Avviso per la nomina del nuovo Direttore Generale dell’ARTA, si introducono ulteriori novità che non hanno riscontro neppure con le leggi regionali, prevedendo che possano essere nominati coloro che hanno i requisiti di legge vigenti e/o coloro che abbiano maturato esperienze nel settore ambientale, sia in attività del settore privato che nel contesto di organismi pubblici .
L’opzione “e/o” introdotta nell’avviso renderebbe pertanto valida per l’incarico di Direttore dell’ARTA anche la sola esperienza nel settore privato (es. quella di un architetto che abbia redatto dei progetti che in qualche modo abbiano a che fare con l’ambiente) e sia quella di un soggetto che sia stato semplicemente in un “contesto” di organismi pubblici (es. che sia stato componente di una commissione edilizia comunale oppure componente del Comitato Regionale V.I.A.)e non quindi come prevede la norma nazionale che prevede “l’elevata profesionalità e qualificata esperienza del settore ambientale”.
“La nostra preoccupazione” conclude “è che l’operato stravagante della Regione Abruzzo rischia di portare un indebolimento della nascente rete nazionale delle Agenzie Ambientali e possa ritardare o ostacolare l’applicazione di una legge dello Stato.
La fretta di procedere alla nomina del Direttore Generale dell’ARTA prima del 14 gennaio 2017 e dunque prima che scada il regolare mandato dell’Attuale direttore consentirebbe, alla giunta regionale, di poter nominare anche persone che non hanno i requisiti minimi stabiliti dalla legge nazionale e verificati dall’ISPRA per l’iscrizione all’apposito albo.
La Giunta Regionale revochi l’avviso pubblico per la copertura dell’incarico, anche per fugare ogni dubbio e sospetto, e proceda con l’applicazione della norma nazionale”.