«Don Bruno – spiega Di Stefano – è stato molto importante per la città di Montesilvano. I residenti del quartiere Mazzocco, soprattutto, hanno moltissimi ed emozionanti ricordi della sua azione pastorale per le attività sacramentali e per l’assistenza ai giovani, alle famiglie e agli ammalati che ha portato avanti. Per questo motivo credo che dare il suo nome alla scuola di via Tordino, peraltro recentemente ammodernata secondo i criteri antisismici, possa rappresentare per gli alunni un giusto esempio di bontà e dedizione. Sono particolarmente soddisfatto che la Giunta abbia voluto accogliere questa proposta che vuole essere un riconoscimento ad un uomo che ha dedicato la sua opera sacerdotale a tutti i montesilvanesi».
Don Bruno, nato a Poggiofiorito nel 1923, dal 1965 al 2006 è stato sacerdote in varie parrocchie cittadine. Fu collaboratore nella parrocchia di Sant’Antonio di Padova per poi divenire assistente Diocesano della Gioventù Italiana Cattolica. Dal 1977 fu parroco della Beata Vergine Maria Madre della Chiesa, che fondò su invito del vescovo Iannucci e che contribuì a costruire non solo spiritualmente ma anche letteralmente, facendola realizzare, su progetto post mortem di Pierluigi Nervi, grazie anche alla sua mediazione burocratica. «E’ nella chiesa di via Sele – aggiunge Di Stefano – che don Bruno mise in evidenza tutte le sue capacità umane e sacerdotali, infondendo gioia e entusiasmo sul fondamento della dottrina e stimolando i fedeli all’aggregazione. Don Bruno era sempre disponibile all’ascolto e rappresentava un punto di riferimento molto saldo». Proprio nella sua parrocchia nacque il primo nucleo di boy scout del territorio. E fu sempre lui ad organizzare le primissime sagre, con le quali raccoglieva i fondi necessari per i lavori della chiesa.
A don Bruno Cicconetti vennero affidati anche gli incarichi di Vicario Episcopale per l’Apostolato dei Laici e di responsabile spirituale del Corpo di Polizia Municipale. A lui e alle sue doti venne dedicato un libro dal titolo “Don Bruno, il prete della gioia”. Alla sua morte, il 29 aprile 2009, il Consiglio Comunale di Montesilvano propose di onorarlo con una dedica.
«Con questa intitolazione – aggiunge il consigliere Di Stefano – per la quale organizzeremo una cerimonia, vogliamo omaggiare un sacerdote che è stato e continua ad essere un esempio per tutti i montesilvanesi».