“L’errore più grande fu l’apertura a doppio senso di marcia, –commenta Di Stefano – bisognava aprire ad un solo senso di marcia e obbligando l’ANAS a costruire la seconda galleria e come previsto collegandolo verso Città Sant’Angelo. Invece si è occupato il percorso di collegamento per Città Sant’Angelo con costruzioni senza criterio e soprattutto senza trovare idonee alternative.
In passato si parlava anche di una deviazione prima della galleria, che portava parte del traffico delle zone interne in una uscita fra Villa Carmine e Cappelle, con la possibilità di collegamento con i futuri ponti nascenti, senza creare impatto ambientale, la canna di uscita attuale potrebbe essere utilizzata per il traffico cittadino, anche perché non è più possibile pensare a sopraelevate o altro tipo di prolungamento verso il lungofiume.
Voglio chiedere all’Amministrazione, che fine a fatto la progettazione originaria con la seconda canna?
C’è ancora il progetto della doppia canna e il vincolo del prolungamento dell’asse attrezzato fino a Città Sant’Angelo e oltre?
L’apertura a doppio senso era provvisoria, ed invece come succede sempre le opere incompiute rimangono tali.
Se il progetto originale è fallito e non c’è più la possibilità di collegare l’attuale uscita con il lungofiume, si può trovare l’alternativa come sopra indicato e togliere il vincolo che blocca l’allargamento del cimitero.
Altra cosa, il doppio senso di marcia in una galleria che non ha soste di emergenza in ambo i lati e che fuoriesce in una pericolosa discesa è da considerarsi a norma oppure no?
Ha tutte le autorizzazioni in regola?
Non è solo una camera a gas, ma anche un grave pericolo per la sicurezza stradale, si pensi anche a incidenti con rischio di incendio (negli ultimi mesi ben quattro incidenti hanno gettato panico nelle gallerie autostradali abruzzesi). Non oso immaginare!!!!!!!!!!!!
Per chiudere cosa sta facendo la politica in generale visto che abbiamo una galleria che soffre (camera a gas) e che muore nel cimitero, tre ponti che non si capisce dove vanno a parare, migliaia di macchine che si diramano per tutte le strade e stradine pur di arrivare oltre il fiume e non solo”.
Di Stefano chiede con una Mozione urgente indirizzata al Primo cittadinoe alla giunta e il sindaco dia trovare una soluzione “in brevissimo tempo, obbligando gli enti preposti ad agire per la ricerca di soluzioni e finanziamenti, per la sicurezza e l’incolumita’ dei cittadini, perche’ la politica ha come compito di salvaguardare la salute e la sicurezza della popolazione”.