giovedì , 21 Novembre 2024

Protocollo d’Intesa fra Comune di Chieti e Confcommercio Chieti per la riqualificazione del tessuto urbano e la rigenerazione sociale ed economica del territorio

L’iniziativa, che fa seguito alla Convenzione nazionale stipulata fra ANCI e Confcommercio Imprese Italia, come evidenziano il Sindaco Di Primio e la presidente Tiberio, vede Chieti tra le 44 città italiane aderenti ad una sperimentazione triennale che si propone di attuare azioni in grado di arrestare progressivi fenomeni di desertificazione che caratterizzano il piccolo commercio con conseguenti ricadute negative in ambito ambientale, sociale ed economico.

Nello specifico, il Protocollo «intende dare seguito all’attuazione di provvedimenti tali da sostenere “fiscalità di vantaggio”, come ad esempio la “cedolare secca”, a favore di quei proprietari che affittano locali ad uso commerciale, garantendo la presenza e la varietà di attività di particolare interesse merceologico o finanche il riconoscimento di un regime fiscale di vantaggio temporaneo per gli imprenditori che intraprendono un’attività commerciale in aree urbane degradate e in particolare nei centri storici. Altri aspetti riguarderanno la definizione di progetti condivisi finanziati attraverso i fondi europei, capaci di migliorare l’attrattività della città con effetti benefici su vivibilità, occupazione e qualità dello spazio pubblico e una maggiore attenzione alle varianti urbanistiche in grado di apportare una maggiore riqualificazione urbana».

In attuazione alla Convenzione, Comune di Chieti e Confcommercio Chieti prenderanno parte al “Laboratorio Sperimentale Nazionale sulla Rigenerazione Urbana” costituito da tecnici, professionisti e amministratori pubblici, che fungerà da Osservatorio per la verifica dell’andamento del protocollo e le iniziative sui territori.

Le decisioni, i quesiti e i provvedimenti, frutto di tale laboratorio, saranno trasferiti e sistematizzati dal CRITEVATCentro Reatino di ricerche di Ingegneria per la Tutela e la Valorizzazione dell’Ambiente e del Territorio dell’Università “La Sapienza” di Roma – che ha accettato l’incarico di fornire la sua consulenza scientifica per le valutazioni e gli apporti necessari. L’obiettivo, infatti, è elaborare, entro il 31 dicembre 2016, le Linee Guida metodologiche che dovranno convertirsi per il 2018 in piani d’azione dalle città che hanno aderito al Protocollo.

«L’obiettivo del Protocollo è quello di dare una chance in più alla città e una mano al commercio, gravato ancora oggi da una crisi che ha colpito l’intero sistema economico mondiale ma che deve tornare ad essere il vero protagonista del territorio – ha commentato il Sindaco-. Questo si traduce con innovazione, progresso e nuova linfa vitale per i centri storici. Avvalendoci della consulenza scientifica della Università “La Sapienza”, stileremo, dunque, una serie di iniziative in grado di dare respiro alle attività commerciali esistenti e a quelle future ed elaboreremo un progetto di rigenerazione che riguardi la città nella sua interezza e non soltanto alcuni comparti».

 

 

 

 

 

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