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Gestione dei rifiuti a Montesilvano, Cilli: “Verso la raccolta porta a porta”

Montesilvano – Avviare le procedure di espletamento di una nuova gara d’appalto per l’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti nella città di Montesilvano, da effettuare mediante il sistema di raccolta porta a porta. È questo il contenuto della delibera licenziata dalla Giunta Maragno. Dopo la risoluzione contrattuale con la Tradeco, disposta con una determina dirigenziale lo scorso 25 febbraio, la Giunta ha ora licenziato un atto di indirizzo al dirigente del settore Patrimonio, Attività tecnologiche e Protezione civile.

«Nei due anni di servizio gestito dalla Tradeco – spiega l’assessore all’Igiene urbana, Paolo Cilli – le percentuali di raccolta differenziata si sono fermate intorno al 24%. Tali dati non possono essere soddisfacenti. Crediamo che uno dei principali motivi di queste deboli percentuali sia strettamente collegato alla modalità del servizio, che secondo il contratto stipulato nel novembre 2013, non prevedeva la raccolta porta a porta, se non per le utenze commerciali. Stiamo quindi optando per la sua estensione anche a tutte le utenze domestiche».

La delibera di Giunta in sostanza prevede di modificare l’attuale regolamento per la gestione dei rifiuti urbani nelle parti nelle quali non viene considerata l’opzione relativa alla raccolta porta a porta. Il nuovo affidamento potrà essere finanziato, nell’ambito delle spese per la gestione della raccolta e dello smaltimento previste in bilancio, anche mediante i finanziamenti regionali ottenuti dal Comune per l’acquisto di mezzi e attrezzature da destinare alla raccolta porta a porta e per la realizzazione di un centro di raccolta e riuso.

La risoluzione del contratto con la Tradeco
è stata l’ultimo atto di una lunga serie di contestazioni
e sanzioni elevate dal Comune di Montesilvano
a causa delle inadempienze da parte della ditta di Altamura.

In tutto il 2015 il Comune ha elevato sanzioni per un totale di circa 90.000 euro

Di queste 5 sanzioni per complessivi 40.000 euro sono riferite all’incompleta effettuazione della campagna di informazione e comunicazione, prevista nel contratto. Le prime sanzioni, per un totale di 19.000 euro, risalgono al 12 febbraio 2015 e riguardano, invece, il ritardo nel collocamento sul territorio di cestoni multiscomparto e quelli nei pagamenti degli stipendi ai dipendenti della ditta. Il 18 febbraio è stata elevata una sanzione di 10.000 euro per i ritardi nella fornitura delle utenze commerciali dei materiali per la raccolta porta a porta. All’8 settembre ne risale una di 5.000 euro per aver eseguito il servizio raccolta in maniera ridotta, mentre al 30 settembre se ne riferisce un’altra da 10.000 euro per il mancato adempimento di un’ordinanza sindacale relativa alla rimozione dei rifiuti nella zona retrostante l’area cimiteriale e in quella del Comando del Corpo Forestale dello Stato.

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