“Brooklyn”, questo il titolo dell’album, sarà disponibile dal prossimo 14 aprile, data peraltro della presentazione ufficiale che si terrà alle 18.00 presso lo store Discover di Pescara, in tutti i negozi di dischi esu tutti gli store mondiali, tra i quali Itunes, Amazon ed Apple Music. Sarà come sempre un lavoro meticoloso e attento quello dell’etichetta discografica abruzzese che, grazie ai suoi numerosi e importanti canali promozionali, eleverà ulteriormente il prestigio di un album di calibro internazionale che vede la partecipazione di Patches Stewart, Poogie Bell, Keith Anderson, Stefano Sastro, Roberto Di Virgilio, Rosario Jermano, Natascia Bonacci e MS AJ.
“E’ un lavoro elegante, senza inganni e frutto di enorme sacrificio – spiega Enrico – questo disco nasce da un’idea di Patches Stewart con il quale collaboro da cinque anni. Suonare con lui è un’enorme responsabilità. Sono appena rientrato dallo Smooth Jazz Cruise di Miami, uno dei festival più importanti al mondo e lì mi sono reso conto con chi ho davvero a che fare: Patches in America viaggia con la scorta ed è definito l’erede di Miles!”
“Brooklyn – aggiunge – vede oltretutto la partecipazionedi due grandi musicisti italiani, Stefano Sastro e Roberto di Virgilio. Senza il loro contributo non sarebbe stato possibile realizzare tutto questo, a loro va tutta la mia riconoscenza”.
Bassista di forte estrazione funk, Enrico Bevilacqua è considerato da subito uno dei migliori groover italiani. A soli 19 anni esordisce con il chitarrista calabrese Franco Vinci, suo padre artistico. A 22 inizia la sua collaborazione con il cantante italiano Giò Di Tonno suonando ed esibendosi insieme a lui in tutti i teatri e le piazze più importanti d’Italia e d’Europa fino al 2014.
Nel 2008 inoltre fonda la “Natascia Bonacci Band” che si distingue per il sound potente e coinvolgente in cui collaborano i migliori musicisti internazionali capitanati dall’omonima cantante calabrese Natascia Bonacci. La band ha all’attivo più di 200 concerti in tutto lo Stivale.
Insomma un curriculum, quello di Bevilacqua,che non passa di certo inosservato quello di Enrico Bevilacqua che conclude:
“La musica è il mio equilibrio. Credo che nessuno di noi possa viverne senza”.