venerdì , 22 Novembre 2024

Discarica di Villa Carmine a Montesilvano sotto sequestro. Percolato a ridosso del fiume Saline

Montesilvano – E’ delle ultime ore la notizia del sequestro da parte della Capitaneria di porto della discarica che insiste nel quartiere di Villa Carmine a Montesilvano, una collina artificiale di rifiutida tempo inutilizzata e da sempre sotto i riflettori tanto da essere considerata una vera bomba ad orologeria ambientale.
L’area occupata dall’ingombrante panettone ricoperto da teli protettivi di un rassicurante colore verde, è pari a 21 mila metri quadrati, rifiuti racchiusi sotto una crosta esterna secca e mineralizzata dal tempo ma a quanto pare con una presenza di sostanza umida ancora viva all’interno.

Un umido che per gravità tende a infiltrarsi nel sottosuolo e vista la vicinanza davvero esigua di quel colle artificiale dalla riva montesilvanese del fiume Saline, questa volta non si è reso invisibile agli occhi degli uomini. Un liquido di colore bruno per nulla rassicurante ha invaso le sponde del fiume vicino formando vistose pozze che tendono ad avvicinarsi al corso d’acqua .
500 metri quadri di percolato sulle rive del fiume corrispondono all’area sequestrata troppo vicine al fiume per non sia evidente un danneggiamento a un ecosistema sempre più debilitato dal degrado.

Sul posto

Hg news è stato sul posto a verificare, impossibile addentrarci sulla strada che porta alla discarica in motorino, un cancelletto ora blocca l’accesso con un cartello ad informare di lavori di illuminazione in corso per poter scoraggiare l’abbandono di rifiuti, bene, mica tanto, appena varcato l’ingresso ritroviamo le ingombranti presenze di sempre, copertoni e ruotini di go kart, vecchi televisori catodici, calcinacci, l’immancabile amianto, questa volta non sono sparpagliati sono stati ammucchiati da qualcuno forse gli operai che hanno installato quei pali che serviranno a illuminare la strada scoraggiando i cittadini incivili.
Il ronzio del viadotto dell’alta tensione in una giornata di foschia rende la passeggiata più tetra, notiamo con piacere che hanno installato anche delle sponde in legno a ridosso della strada ma qualche furbetto le ha già divelte, forse e presto andranno ad abbellire il giardinetto di qualcuno.

Enorme, 500 metri quadri sono tanti, ce ne siamo resi conto solo dopo esserci arrampicati sulla sponda della strada e ci siamo avvicinati per quanto possibile all’area delimitata ora dai nastri che la pongono sotto sequestro, evidenti le pozze brune disseminalte un po’ ovunque sull’arenile piene di quella sostanza indefinita e per quanto siamo stati attenti inodore che percola dalla collina artificiale troppo vicina al fiume e anche essa sotto sequestro.

Abbiamo visto abbastanza per tornare a raccontarlo, due ragazzi percorrono la strada in biciletta, li salutiamo con un ironico “bella passeggiata salutare!“ uno di loro risponde “eh già” forse ha risposto a tono alla provocazione, forse ci credeva davvero, in ogni caso due pionieri quei ciclisti, vorremmo tanto che un domani i nostri figli possano passeggiare in bicicletta, in sicurezza su quella riva che oggi riserva ancora brutte sorprese.

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