Teramo – La Giunta Regionale d’Abruzzo, ed in particolare il Dipartimento per la Salute ed il Welfare di cui è Assessore Marinella Sclocco, ha recentemente provveduto a formulare gli Orientamenti per l’attuazione degli ambiti distrettuali sociali e sanitari, introducendo una novità. Gli ambiti sociali sono i dipartimenti territoriali per i quali vengono messe a punto le politiche socio-sanitarie con l’individuazione di obiettivi, azioni, risorse, per la costruzione di un sistema integrato di interventi e servizi. In base alla nuova formulazione, Teramo non è più ambito unico – come accaduto finora – ma viene associato ad alcuni Comuni: Basciano, Canzano, Castellalto, Penna Sant’Andrea, Campli, Cortino, Rocca Santa Maria, Torricella Sicura e Valle Castellana.
“La proposta dell’assessore Sclocco suscita diverse perplessità –commenta il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi– innanzitutto per il metodo, visto che per la predisposizione del documento, il Comune di Teramo non è stato coinvolto”; lo stesso Sindaco Brucchi, infatti, è venuto a conoscenza della notizia grazie ad un contatto intercorso con il Presidente regionale dell’ANCI e solo dopo che il piano era stato redatto.
Nel merito, poi, le perplessità del Sindaco Brucchi sono altrettanto forti. «Come è possibile, ci si chiede, che esigenze di un territorio ampio, articolato e demograficamente così rilevante, siano equiparate a quelle di territori che – nel dovuto rispetto – non sono dimensionati come il nostro? –chiede Brucchi– E questo, non solo in termini specifici ma anche per ciò che attiene le ricadute economiche della eventuale decisione.
Gli Orientamenti dell’assessorato regionale fanno riferimento ad una operazione avviata già nella precedente consigliatura dall’allora assessore Paolo Gatti, il quale aveva in animo di portare a 25 il numero degli ambiti distrettuali, confermando quello di Teramo come ambito unico. La nuova Giunta Regionale, invece, porta ora a 24 tale dimensionamento, accorpando appunto Teramo alle altre citate località».
Il Sindaco Brucchi chiede quali siano le ragioni di tale orientamento; quali sono i criteri che hanno indotto l’assessorato a confermare, invece, l’ambito unico per gli altri capoluoghi di provincia abruzzesi; quali sono le motivazioni di natura sociale, demografica, economica, che hanno portato a tale decisione; quale integrazione (in termini d operatività) sarà possibile realizzare, vista la differente composizione dei Comuni coinvolti col nostro.