Una scelta presa per avvicinare maggiormente il grande pubblico alle tematiche legate al cibo – dalla produzione alla distribuzione e al consumo – così importanti nella vita di ognuno di noi. La manifestazione è anticipata di un mese e non si tiene all’interno di un polo fieristico, ma coinvolge alcuni tra i luoghi più belli e importanti del capoluogo piementose. In occasione del ventesimo compleanno, l’evento modifica il nome e porta in primo piano Terra Madre per sottolineare la centralità delle Comunità del cibo e il ruolo da protagonisti che sempre più è assegnato a tutti coloro che nel mondo coltivano e producono il nostro cibo, sottolineando valori come responsabilità sociale e sostenibilità.
«Già alla chiusura di Expo avevamo annunciato come il nostro lavoro fosse soltanto a un nuovo inizio – ha commentato Carlo Petrini, fondatore di Slow Food -. Terra Madre Salone del Gusto, con la sua rinnovata impostazione, rappresenta l’essenza di questo nostro rinnovato impegno e della volontà di proseguire sulla strada intrapresa da Slow Food nel 1986. Il miglior modo, dunque, per festeggiare non solo i 20 anni del Salone del Gusto ma anche i 30 dalla nascita di Slow Food in Italia».
Di questo e di tutte le novità della kermesse torinese, nonché della presenza all’evento della Regione Abruzzo con le sue eccellenze, si parlerà lunedì 25 gennaio, a partire dalle ore 15,00, negli spazi dell’auditorium Petruzzi presso il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara. Saranno presenti Roberto Burdese, ex presidente di Slow Food Italia e attuale consigliere delegato Slow Food Promozione, Eliodoro D’Orazio, presidente di Slow Food Abruzzo-Molise, e Dino Pepe, assessore regionale delle Politiche Agricole.