La presentazione si è svolta durante la cena di fine anno organizzata dall’Università Popolare della Terza Età di Montesilvano presso l’Hotel Sole. Erano presenti, oltre al presidente dell’Università Popolare della Terza Età Giuseppe Tini, la dottoressa Giovanna Bubbico, ricercatrice della facoltà di Medicina dell’Università G. D’Annunzio di Chieti, la preside del Liceo Scientifico D’Ascanio, Natalina Ciacio e la professoressa di inglese dell’Istituto superiore, Francesca D’Ettorre.
“A partire da gennaio prossimo e per circa quattro mesi – ha spiegato il presidente dell’Università Popolare della Terza Età Giuseppe Tini – gli iscritti dell’Università che frequentano il corso di inglese saranno sottoposti ad alcuni esami specifici per vedere come reagisce il cervello stimolato allo studio di una seconda lingua.
Il progetto fa parte della ricerca per prevenire l’invecchiamento cerebrale che ormai da alcuni anni la facoltà di Medicina di Chieti sta portando avanti, grazie anche all’aiuto dell’Università Popolare della Terza Età.
Collaborerà con noi il Liceo Scientifico D’Ascanio di Montesilvano. La preside Ciacio, sempre molto disponibile a tale iniziative, ci ha concesso non solo l’uso delle aule multimediali, ma ci metterà a disposizione anche docenti di inglese e alunni che faranno da tutor ai nostri iscritti”.
“La ricerca – ha affermato la dottoressa Giovanna Bubbico che curerà il progetto insieme al dottor Roberto Esposito – avrà l’obiettivo di riscontrare differenze nella plasticità cerebrale e nel grado di utilizzo di aree cerebrali specifiche, nei soggetti bilingui e non, durante l’invecchiamento. Il nostro studio, supportato dai dati provenienti da risonanza magnetica funzionale e test cognitivi dovrà dimostrare l’effetto positivo che ha il bilinguismo sul processo di degenerazione cerebrale associato all’invecchiamento”.