mercoledì , 22 Gennaio 2025

Il Teatro Immediato di Pescara presenta la seconda parte della stagione 2024/2025

Pescara – Il Teatro Immediato di Pescara diretto da Edoardo Oliva, nell’ambito della X edizione del progetto La cultura dei legami, grazie alla collaborazione e al sostegno del Comune di Pescara e in particolare dell’Assessorato alla Cultura, presenta la seconda parte della stagione teatrale 2024/2025. La programmazione si distingue, come sempre, per un’offerta variegata e originale che intreccia cinema, teatro, musica e danza, mantenendo come filo conduttore l’importanza dei legami umani e culturali. Un calendario ricco e multidisciplinare che accompagnerà il pubblico da febbraio a maggio 2025, con appuntamenti imperdibili per gli amanti dell’arte e dello spettacolo.
Oggi la presentazione ufficiale, in Comune, alla presenza del vice sindaco Maria Rita Carota, assessore alla Cultura, e del presidente della commissione Cultura Mariarita Paoni Saccone. Carota ha sottolineato il valore dell’attività svolta dal Teatro Immediato in via Nenni, “una rinnovata esperienza artistica in un quartiere difficile della città e che ha visto il coinvolgimento della comunità”. Un lavoro “culturale e sociale”, ha fatto notare Edoardo Oliva ricordando che a marzo il Teatro Immediato spegnerà le sue prime venti candeline, dopodiché ha illustrato con Roberto Melchiorre i vari appuntamenti in programma dal 16 febbraio al 9 maggio. Paoni Saccone, evidenziando il valore di queste iniziative, ha annunciato che le varie date della stagione saranno pubblicizzate anche nell’ambito dei lavori della Commissione, per garantire una maggiore promozione.

IL PROGRAMMA

COME ERAVAMO rassegna a cura di Edoardo Oliva

  • Domenica 16 febbraio, ore 18:00
    SIGNORE & SIGNORI (1965)
    Regia di Pietro Germi

Un classico del cinema italiano che esplora con ironia e sagacia le dinamiche di una piccola comunità.

  • Domenica 7 marzo, ore 18:00
    PANE E CIOCCOLATA (1974)
    Regia di Franco Brusati

Una toccante riflessione sull’emigrazione italiana, interpretata magistralmente da Nino Manfredi.

  • Sabato 1° marzo, ore 21:00 e Domenica 2 marzo, ore 18:00
    ASPETTANDO GODOT
    Di Samuel Beckett
    Con Edoardo Oliva, Vincenzo Mambella, Ezio Budini, Umberto Marchesani e Vittoria Matricardi
    Regia di Edoardo Oliva e Vincenzo Mambella

Scenografia di Francesco Vitelli

Un capolavoro del teatro dell’assurdo riproposto dal Teatro Immediato che da anni lavora sulla drammaturgia di Samuel Beckett. Si tratta di un’opera, scritta nel 1948-1949 e rappresentata per la prima volta nel 1953 a Parigi, segna una svolta nella drammaturgia contemporanea grazie alla sua innovativa struttura e al suo contenuto filosofico.

  • Venerdì 21 marzo, ore 21:00
    Dissonorata
    Di e con Saverio La Ruina 

(Premio UBU 2007 Migliore attore italiano, Premio UBU 2007 Migliore testo italiano)

Un monologo potente e struggente che narra la condizione femminile nel Meridione. Storie di donne calabresi dell’inizio del secolo scorso, o della fine del secolo scorso, o di oggi. Quando il lutto per le vedove durava tutta la vita. Per le figlie, anni e anni. Le donne vestivano quasi tutte di nero, compreso una specie di chador sulla testa, anche in piena estate. Donne vittime della legge degli uomini, schiave di un padre-padrone. E il delitto d’onore era talmente diffuso che una legge apposita quasi lo depenalizzava. Partendo dalla “piccola” ma emblematica storia di una donna calabrese, lo spettacolo offre lo spunto per una riflessione sulla condizione della donna in generale. Parlando del proprio villaggio, parla della condizione della donna nel villaggio globale. Nello spettacolo risuonano molteplici voci di donne. Voci di donne del sud, di madri, di nonne, di zie, di loro amiche e di amiche delle amiche, di tutto il parentado e di tutto il vicinato. E tra queste una in particolare. La “piccola”, tragica e commovente storia di una donna del nostro meridione. Dal suo racconto emerge una Calabria che anche quando fa i conti con la tragedia vi combina elementi grotteschi e surreali, talvolta perfino comici, sempre sul filo di un’amara ironia.

  • Venerdì 28, Sabato 29 marzo, ore 21:00 e Domenica 30 marzo, ore 18:30
    YOU MUST BELIEVE IN SPRING
    Di Angelo Lupo Timini
    Con Claudio Filippini al pianoforte ed Edoardo Oliva come attore
    Regia di Edoardo Oliva

Scenografia di Francesco Vitelli

Bill Evans (1929–1980) è stato uno dei più influenti pianisti jazz della storia, noto per il suo stile lirico, introspettivo e innovativo. Ha ridefinito il ruolo del pianoforte nel jazz con il suo approccio armonico sofisticato, ispirato alla musica classica e all’impressionismo di Debussy e Ravel. Evans è celebre per le sue collaborazioni, tra cui il leggendario album Kind of Blue con Miles Davis, e per i suoi trii rivoluzionari, che hanno introdotto un dialogo più fluido e paritario tra pianoforte, contrabbasso e batteria. Le sue composizioni, come Waltz for Debby e Peace Piece, combinano complessità tecnica e profonda emotività, rendendolo una figura chiave nella storia del jazz moderno. In questo spettacolo la sua vicenda umana e musicale è raccontata dal testo di Angelo Lupo Timini, restituita dalla voce di Edoardo Oliva e accompagnata da un pianista d’eccezione come Claudio Filippini Claudio Filippini. Diplomatosi giovanissimo in pianoforte presso il Conservatorio “G.B. Pergolesi” di Fermo, da studente Filippini ha frequentato diversi seminari e corsi di perfezionamento con maestri di livello internazionale. Nel corso degli anni Claudio Filippini ha avuto modo di esibirsi in numerosi club e festival di tutto il mondo e ha avuto la possibilità di suonare insieme a Wynton Marsalis, Dee Dee Bridgewater, Donny McCaslin, David Binney, Palle Danielsson, Tony Scott, Mike Stern, Noa, Mario Biondi, Giovanni Tommaso, Maria Pia De Vito, Fabrizio Bosso, Max Ionata, Lorenzo Tucci, Battista Lena, Francesco Bearzatti, Simona Molinari.

  • Giovedì 10 e Venerdì 11 aprile, ore 21:00
    Ensemble sine qua non
    Christina Brabetz (violino), Friedemann Slenzka (viola) e Pierluigi Ruggiero (violoncello)
    Programma: brani di Beethoven, Kodály e Dohnány

L’Ensemble Sine Qua Non ha come nucleo il trio d’archi e poi varie formazioni che comprendono alternativamente il pianoforte o la chitarra, con la possibilità di invitare anche altri artisti per esigenze di repertorio o per progetti particolari. Il progetto non può non lasciare indifferente chi apprezza insoliti accostamenti timbrici e strumentali. Molta attenzione è dedicata alle nuove commissioni e all’esecuzione di nuovi brani scritti per il gruppo strumentale. L’Ensemble riunisce musicisti che hanno una lunga importante carriera artistica a livello internazionale. La loro avventura artistica inizia nel 2010 in occasione della prima registrazione di un disco per la Hungaroton, a cui fanno seguito numerosi concerti cameristici in tutto il mondo (Italia, Polonia, Ungheria, Croazia, Slovenia, Germania, Brasile).

  • Venerdì 9 maggio, ore 21:00
    Koreoart
    Danzatrici: Chiara Granchelli, Michela Granchelli, Giulia Mele
    Coreografie di Silvia Pellegrini

Koreoart è uno spettacolo di danza contemporanea che si dipana attraverso un avvincente viaggio lungo il pensiero e le creazioni negli altri campi dell’attività artistica nonché nella globalità della vita di un’epoca, il XX secolo. Koreoart attraverso straordinarie testimonianze video di repertorio della RAI mostra l’immagine socioculturale del progredire del tempo in cui si dispiegano l’ingegno e la creatività dell’uomo. In questo percorso di salienti eventi storici e umani, si inseriscono le danzatrici che attraverso il linguaggio della danza portano lo spettatore in una realtà sensibile ed estetica in cui il momento danzato si carica di senso. In questo primo appuntamento inizieremo il nostro percorso dalla nascita della danza espressionista e suoi sviluppi.

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