Pescara – L’Associazione PAS, in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università di Pescara-Chieti e Arci Pescara, annuncia l’apertura della mostra temporanea “Palestina: con altri occhi. Visioni, parole e suoni per una pace giusta”, che si terrà dal 6 al 13 dicembre 2024, nella Sala Mostre del Dipartimento di Architettura, dalle ore 9 alle 19.
La mostra, curata da Librimmaginari, presenta una collezione di opere di 17 illustratrici e illustratori provenienti da diversi paesi d’Europa e del Mediterraneo. Gli artisti coinvolti sono: Lilia Benbelaïd, Valeria Brancaforte, Marco Brancato, Cammamoro, Raed Charaf, Gloria Di Bella, Clara Fois, Kalina Muhova, Seif Eddine Nechi, Giulia Orecchia, Marco Quadri, Alex Raso, Guido Scarabottolo, Laura Scarpa, Jana Traboulsi, Inda Ahmad Zahri e Salim Zerrouki.
Ad arricchire l’esposizione, sarà presente una selezione di poesie di autori e autrici palestinesi, curata da Carla Cocilova di Arci Toscana.
Inaugurazione:
6 dicembre ore 12
L’evento inaugurale sarà un momento di dialogo e riflessione:
• Introduzione e moderazione a cura dell’Associazione PAS, con Noemi Savini e Gianmarco Novelli.
• Saluti accademici del Direttore del Dipartimento di Architettura, Prof. Paolo Fusero.
• Introduzione alla mostra di Antonio V. Tiberio.
• Approfondimento sulla cultura palestinese con la Prof.ssa Daniela Elvira.
• Lettura partecipata di poesie palestinesi.
Questa iniziativa nasce dalla volontà di sensibilizzare la comunità accademica e il pubblico sul conflitto israelo-palestinese attraverso il linguaggio della cultura. Dopo il ciclo di incontri informativi sulla questione tenutosi a Chieti e la precedente esposizione al CLAP di Pescara, la mostra prosegue il suo viaggio, approdando nuovamente in città per stimolare una riflessione condivisa.
Come si legge sulla pagina ufficiale di Arci dedicata alla mostra:
“Vogliamo raccontare la Palestina al di là degli stereotipi alimentati dai media europei e occidentali, facendo emergere la sua grande cultura. Con gli occhi della cultura vogliamo discutere, informare e confrontarci, raccontando l’occupazione attraverso lo sguardo di chi la subisce e analizzando le sue conseguenze sulla società palestinese, su quella israeliana e sull’intero Medio Oriente. Per creare ponti, intrecci di visioni e storie, mettendo al centro il rispetto dei diritti come condizione essenziale per una pace giusta.”