L’Aquila – Con 35mila visitatori e oltre 20 eventi in tre giorni, la Fiera internazionale del tartufo d’Abruzzo ha battuto ogni record nella sua terza edizione, ospitata per la prima volta nella suggestiva piazza Duomo dell’Aquila. Una tensostruttura di mille metri quadrati ha accolto 50 aziende agroalimentari, con protagoniste le nove varietà di tartufi abruzzesi.
La manifestazione, promossa dalla Regione Abruzzo e organizzata da ARAP, ha ottenuto il supporto del Ministero dell’Agricoltura e degli Affari Esteri. Oltre a offrire degustazioni e masterclass con chef di spicco, la fiera ha favorito l’incontro tra produttori locali e 15 buyers internazionali provenienti da Stati Uniti, Giappone, Medio Oriente, Europa e altri mercati strategici, consolidando la proiezione globale delle eccellenze regionali. Il vicepresidente della Regione, Emanuele Imprudente, ideatore dell’evento e promotore della legge regionale che lo ha reso appuntamento annuale, ha sottolineato il successo della formula. “Questa edizione non solo celebra un prodotto d’eccellenza come il tartufo abruzzese, ma conferma il nostro impegno per costruire una filiera forte, capace di competere sui mercati internazionali.”
Accanto al tartufo, anche prodotti come zafferano, olio, miele e birre artigianali sono stati valorizzati. L’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente (ARTA) ha contribuito con dimostrazioni scientifiche e l’Unione Italiana Ciechi ha reso possibile un’esperienza di degustazione sensoriale “al buio”. La fiera ha inoltre ospitato la mostra internazionale “Scent of Italy”, a cura del Ministero degli Esteri, e un convegno su strategie di tutela e valorizzazione del territorio. Fabio Cerretano, presidente della Federazione Nazionale Tartufai, ha elogiato l’organizzazione e il lavoro di squadra che sta promuovendo il tartufo abruzzese come un brand di prestigio. L’evento segna un passo decisivo nella promozione delle eccellenze abruzzesi, rafforzando il loro posizionamento su scala globale e celebrando l’unicità del territorio regionale.