venerdì , 22 Novembre 2024

Sciopero generale del 29 Novembre a Chieti: lavoratori e pensionati contro la Manovra finanziaria

Chieti – Il 29 novembre, la provincia di Chieti parteciperà allo sciopero generale indetto da CGIL e UIL per protestare contro la manovra finanziaria del Governo. La mobilitazione mira a porre l’attenzione sulle criticità ignorate nella legge di bilancio, con particolare riferimento a salari, pensioni e diritto alla salute.

Secondo i sindacati, la manovra non affronta i nodi centrali delle disuguaglianze sociali che affliggono il Paese. In Italia, la povertà assoluta coinvolge oltre 5,6 milioni di cittadini, mentre il peso della fiscalità grava quasi interamente su lavoratori dipendenti e pensionati, che contribuiscono per l’84% dell’IRPEF totale. Nonostante l’inflazione e il continuo calo del potere d’acquisto, mancano misure concrete per aumentare salari e pensioni. Inoltre, non si intravedono politiche industriali lungimiranti, lasciando settori strategici come l’automotive in una situazione di grave incertezza.

A Chieti, il presidio si terrà in Largo G.B. Vico a partire dalle ore 10:00.

Durante l’evento interverranno Franco Spina, Segretario Generale CGIL Chieti, Nicola Manzi, Coordinatore Confederale UIL Chieti, e Maria Piccone, Responsabile Medici FP CGIL Chieti. L’incontro sarà concluso da Vito Panzarella della UIL Nazionale. Al termine della manifestazione, un documento contenente le richieste e le rivendicazioni dei sindacati sarà consegnato al Prefetto. Le politiche economiche nazionali hanno effetti diretti sul territorio di Chieti, aggravando situazioni già delicate. Il settore automotive, che coinvolge oltre 20.000 lavoratori della provincia, manca di scelte strategiche e industriali, mettendo a rischio il futuro di un comparto cruciale per l’economia locale. Anche la sanità vive un momento di forte emergenza: i tagli e i piani di rientro stanno compromettendo il diritto alla salute, con liste di attesa infinite, mobilità forzata verso altre regioni e razionalizzazioni dei servizi che colpiscono i cittadini.

Il territorio secondo i sindacati, necessita di investimenti nelle infrastrutture, nelle politiche energetiche e nei poli di sviluppo e ricerca per sostenere la riconversione industriale e garantire un futuro alle imprese e ai lavoratori. La manifestazione del 29 novembre rappresenta un’occasione per richiamare le istituzioni alla responsabilità e alla necessità di un cambio di passo. Anche a livello locale, è indispensabile una programmazione efficace, capace di sfruttare le risorse disponibili per costruire prospettive concrete di crescita e sviluppo.

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