giovedì , 21 Novembre 2024

Emergenza idrica e gestione sostenibile: il contributo di Italia Nostra nella riqualificazione del patrimonio idrico a Pescara

Pescara – Durante il Consiglio Comunale straordinario dell’8 settembre scorso, dedicato all’emergenza idrica, il dott. Giovanni Damiani ha presentato una relazione approfondita sulla necessità di una gestione integrata e sostenibile dell’intero patrimonio idrico, oltre a fornire proposte concrete per affrontare la crisi dell’acqua potabile. Questo documento, sostenuto da diverse associazioni locali tra cui Italia Nostra, Archeoclub e Co.N.Al.Pa., è stato consegnato al Presidente del Consiglio Comunale e offre un piano d’azione per guidare i futuri interventi in materia di risorse idriche.

La politica regionale, evidenziata come carente, ha lasciato ai Comuni l’onere di assumere un ruolo attivo nel ciclo idrico. Attualmente, il sistema di gestione funziona a compartimenti stagni, con una scarsa comunicazione tra gli enti coinvolti. L’ACA (Azienda Comprensoriale Acquedottistica), responsabile della gestione dell’acqua, opera senza il necessario indirizzo politico da parte dei Comuni, che dovrebbero invece guidare le scelte infrastrutturali e gli investimenti in collaborazione con ERSI (Ente Regionale per il Servizio Idrico).

Le proposte per una gestione sostenibile dell’acqua

Damiani ha presentato un insieme di proposte che puntano a un approccio olistico alla gestione idrica, invitando i Comuni a farsi promotori attivi di politiche integrate per l’acqua. Tra le misure suggerite:

Tavolo permanente per la gestione idrica: Coinvolgere tutti gli attori con competenze parziali per una politica integrata.

Partecipazione attiva: Il Comune dovrebbe essere più propositivo nei confronti dell’ERSI e della Regione, contribuendo all’Assemblea dei Sindaci con una visione strategica.

Incentivi ai cittadini: Promuovere l’uso di serbatoi, autoclavi e sistemi per il recupero delle acque piovane.

Reti distinte per acqua potabile e non potabile: Pianificare reti separate per ottimizzare le risorse idriche.

Miglioramento tecnologico dei sistemi di depurazione: Investire nelle migliori tecnologie per la depurazione delle acque.

Stoccaggio e riutilizzo delle acque piovane: Incentivare la raccolta delle piogge per usi domestici.

Riduzione delle superfici cementificate: Favorire la decementificazione per migliorare il drenaggio naturale delle acque.

Il documento sollecita azioni concrete per risolvere problematiche come le perdite idriche, che incidono gravemente sull’efficienza del sistema. Tra le soluzioni proposte, c’è l’uso esclusivo delle acque più pregiate per gli usi umani e la ricerca di fonti alternative per le attività che non richiedono elevati standard igienico-sanitari, come il lavaggio stradale o l’irrigazione degli spazi verdi.

Damiani ha inoltre sottolineato la necessità di un approccio olistico che coinvolga istituzioni, consorzi e associazioni locali, al fine di garantire una gestione sostenibile, economica ed ecologica dell’acqua, in linea con i principi della dimenticata “Agenda 21”.

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