L’Aquila – I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Francesco Taglieri e Erika Alessandrini, hanno sollevato dure critiche nei confronti del “nuovo” Piano di Potenziamento dei Centri per l’Impiego (CPI) annunciato dalla Giunta Marsilio, definendolo non una svolta ma un’operazione in ritardo rispetto agli impegni presi anni fa. Il piano, aggiornato a dicembre 2024 con le delibere di Giunta Regionale (DGR) 879 e 880, come hanno ricordato, si basa su interventi già delineati nel 2020 con la DGR 795, che prevedeva un ambizioso programma di modernizzazione dei CPI attraverso l’allocazione di risorse specifiche: € 325.103,82 per la comunicazione sulle politiche attive del lavoro, € 1.083.679,40 per la formazione degli operatori, € 433.471,76 per l’Osservatorio regionale del mercato del lavoro, € 14.464.389,54 per l’adeguamento strumentale e infrastrutturale delle sedi e € 4.500.000,00 per i sistemi informativi.
Secondo il M5S, però, i risultati concreti sono stati scarsi. Negli ultimi quattro anni, a parte annunci mirati – come quelli dell’ex assessore Pietro Quaresimale, che aveva promesso investimenti strutturali per i CPI di Roseto (€ 900.000), Nereto (€ 250.000) e Giulianova (€ 340.000), tutti nella sua provincia – poco è stato fatto. Il confronto tra il piano del 2020 e quello aggiornato al 2024 evidenzia progressi minimi: per la comunicazione, si registra solo un restyling del logo dei CPI; per la formazione, sono stati avviati percorsi su piattaforme esterne (MyAmpal, non gestite dalla Regione), pubblicati indirizzi operativi e rilevati fabbisogni per i nuovi assunti; per l’Osservatorio del mercato del lavoro, nessuna azione concreta; per le infrastrutture, un unico incontro con i Comuni il 1° luglio 2022 e la predisposizione di una convenzione; per i sistemi informativi, nulla di realizzato.
“La notizia di ieri, presentata in pompa magna come una novità positiva per gli utenti dei CPI e come un rilancio del mercato del lavoro, avrebbe dovuto essere raccontata con onestà, ammettendo l’imperdonabile ritardo con cui questo piano sta procedendo. Si rischia il fallimento, visti i tempi stretti imposti dal PNRR”, dichiarano Taglieri e Alessandrini. I consiglieri sottolineano come la comunicazione della Giunta sembri voler distogliere l’attenzione da altre criticità, come il deficit nella sanità regionale, che ha portato a un aumento delle tasse per i cittadini abruzzesi.
Le difficoltà operative dei CPI sono evidenti: molti centri soffrono di carenze di organico, rendendo complesso il lavoro quotidiano. Il sistema informativo regionale (SIL) è descritto come inefficiente, con problemi di connessione alle banche dati nazionali e malfunzionamenti che complicano la gestione delle pratiche. Questo scenario penalizza sia gli operatori, costretti a fronteggiare difficoltà tecniche, sia l’utenza, esasperata dai ritardi, in particolare per il Programma GOL, che dovrebbe favorire l’inserimento lavorativo. A ciò si aggiunge l’incertezza per il personale in attesa di stabilizzazione: “Ci sono risorse umane già formate, pronte a contribuire, ma bloccate da un Piano Integrato di Attività e Organizzazione (P.I.A.O.) ancora in attesa di sblocco”, evidenziano i consiglieri.
Un altro punto critico riguarda l’Osservatorio del mercato del lavoro, ritenuto essenziale sin dal 2019 per monitorare i trend occupazionali e supportare i CPI nella conoscenza del territorio e degli esiti lavorativi. “Nonostante la sua importanza, questa Giunta ha perso tempo costituendo un Comitato Tecnico Scientifico del Mercato del Lavoro e una Commissione Regionale per le Politiche del Lavoro, di cui verificheremo l’effettivo operato dalla loro nascita ad oggi”, afferma Alessandrini. Anche i sistemi informativi, per cui le risorse stanziate sono aumentate rispetto al 2020, non hanno visto progressi significativi. L’integrazione con piattaforme di enti come INPS, INAIL, MIUR e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, annunciata anni fa, resta irrealizzata, così come il progetto di un CPI “virtuale”, promesso da Quaresimale oltre due anni fa.
La Giunta ha ora dichiarato di voler completare la costruzione di nuovi CPI entro il 2025, con edifici, arredi e spazi rinnovati. “Verrebbe da chiedersi come sia possibile realizzare in pochi mesi ciò che non è stato fatto dal 2020 ad oggi”, commentano Taglieri e Alessandrini. Il M5S denuncia un approccio propagandistico, che rischia di deludere le aspettative dei cittadini. “Gli abruzzesi sono stanchi di essere presi in giro. La propaganda si sgretola di fronte alla realtà, e l’Abruzzo sta perdendo risorse e opportunità fondamentali per il suo sviluppo”, conclude Taglieri.