Spoltore – “Qualche anno fa organizzavamo eventi nelle scuole e bisognava cercare di convincere che le temperature stessero aumentando. Adesso questo aspetto è talmente evidente che tutti noi ce ne accorgiamo”.
Sono le conclusioni dell’ordinario di climatologia dell’Unich Piero Di Carlo all’incontro “Crisi ambientale globale”, in Sala Consiliare a Spoltore, moderato da Davide Angrilli con la partecipazione dei giornalisti Alessandro Macina e Paola Vecchia (della trasmissione Rai “Presa diretta”) e di Luca Di Carlantonio, docente di scienze e referente regionale di Plastic Free. Anche a livello locale si può vedere il cambiamento climatico: “abbiamo tantissimi esempi. Le strutture costruite per la raccolta delle acque non bastano più e saltano i tombini, perché l’intensità delle piogge non è più quella di trenta quaranta anni fa. I contadini lo vedono, il mandorlo fiorisce molto prima di marzo, se il montepulciano dal 1820 agli anni ’60 si vendemmiava a metà ottobre adesso, mediamente, c’è un anticipo di circa un mese”. E sappiamo che fa tutto parte di un sistema connesso: “i gas serra vengono emessi molto velocemente con la combustione dei carburanti, ma restano nell’atmosfera per centinaia di anni. La Co2 è inerte e viene assorbita solo da piante e oceani: una molecola non rimossa da reazioni chimiche viene distribuita dalla dinamica atmosferica su tutta la superficie della terra”. Nessuno tra i popoli della terra si può dunque considerare “non responsabile”: “c’è inoltre l’aspetto etico, perché i paesi più poveri hanno la stessa Co2 di noi ricchi”.
Macina ha presentato il libro “Il polmone blu”, dove racconta i suoi viaggi per testimoniare i cambiamenti climatici un po’ in tutto il mondo. “Sembra fuori moda parlarne, ma la crisi climatica c’è e aumenta. Io ho iniziato dall’artico, luogo sentinella dei cambiamenti climatici: il libro è una sorta di diario di bordo di questo viaggio, passa per città degli Stati Uniti, all’Africa dove si sono tenute anche alcune delle ultime conferenze sul clima, senza dimenticare il Mar Mediterraneo, perché il libro vuole raccontare il fenomeno dal punto di vista degli oceani. Atmosfera e oceani si scambiano continuamente calore e gas, sono i nostri migliori alleati nella lotta contro il riscaldamento globale. Hanno assorbito più del 90% del calore extra prodotto dalle attività umane e il 30% dei gas serra”. Paola Vecchia ha invece sottolineato il ruolo negativo delle plastiche: “il problema della plastica è sicuramente in aumento, abbiamo superato i 400 milioni di tonnellate di plastica prodotte in un anno, ne produciamo tantissima e non riusciamo a smaltirla. Nel mondo solo il 9% viene riciclata e le microplastiche stanno entrando nel nostro corpo, nel nostro sangue e nei nostri polmoni”. Al termine, il sindaco Chiara Trulli e il consigliere Alberto Bartoli firmato assieme a Di Carlantonio il protocollo d’intesa Plastic Free: una serie di misure virtuose sul territorio e per il contrasto all’inciviltà ambientale, alle quali l’amministrazione comunale si impegna, che saranno presentate nei prossimi giorni.