PESCARA «Non è possibile procedere “navigando a vista” su problemi, come quello della movida notturna, che investono gli interessi di imprese e lavoratori, e che vanno ovviamente armonizzati con quelli dei residenti. Ed è per questo che occorre dar vita a un confronto preventivo sulle misure da adottare, non a cose fatte». Lo afferma il direttore provinciale di CNA Artigiani Imprenditori d’Italia, Luciano Di Lorito, che interviene nel dibattito in corso sulla contestata ordinanza varata dal Comune di Pescara: ordinanza che attribuisce agli esercenti delle attività di ristorazione compiti “di vigilanza” anche all’esterno dei propri locali.
Secondo Di Lorito, «così si rischia di generare solo confusione: e tutto ciò non fa che innescare meccanismi di ricorsi e controricorsi, generando solo incertezza». Insomma, no a provvedimenti improvvisati: «Occorre che siano frutto di una concertazione preventiva con chi rappresenta ed esprime gli interessi delle categorie produttive» aggiunge.
Dunque, a detta della CNA di Pescara, serve un deciso cambio di passo, a cominciare dal metodo del confronto preventivo: «Ma questo trova resistenza, mentre invece – ove applicato – produrrebbe scelte condivise. Oltretutto, in vista dell’estate e dei problemi che questa stagione pone in termini di presenza massiccia delle persone in tanti punti della città, questo modo di procedere andrebbe adottato preventivamente: ed è per questo che la CNA provinciale chiede all’amministrazione comunale di varare, ora, un tavolo di concertazione che affronti e risolva questi diversi problemi. Così come quelli più vasti di programmazione di eventi, manifestazioni ed iniziative. Per tempo».