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domenica , 23 Marzo 2025
Ultime Notizie

    Bonifica del sito di Bussi, il consigliere Di Marco chiede il risarcimento della comunità

    Di Marco: “La reindustrializzazione si fa con atti, tempi e progetti concreti. Se Edison vuole impegnarsi, lo faccia formalmente: la comunità aspetta ristori che fino a oggi non ha mai avuto e non vedrà a breve”


    Bussi – Sala consiliare gremita a Bussi per l’incontro “Bonifiche e rilancio economico, risanamento e opportunità di sviluppo”, dedicato alla bonifica dei territori interessati dalla discarica di Bussi, a cura del consigliere regionale PD Antonio Di Marco, vicepresidente della Commissione Ambiente e territorio del Consiglio regionale. Presenti i segretari regionale e provinciale del PD Daniele Marinelli e Carmen Ranalli, il capogruppo provinciale PD Gianni Chiacchia, quello comunale di Bussi Carmine Di Carlo, l’avvocato Matteo Di Tonno già legale della Provincia di Pescara, il capogruppo PD in consiglio regionale Silvio Paolucci, i consiglieri Sandro Mariani a capo della Commissione Vigilanza e Pierpaolo Pietrucci, l’onorevole Luciano D’Alfonso.

    “La rinaturalizzazione di un sito interessato da una discarica di veleni nascosta per anni non si fa con una dichiarazione di intenti, come quella confezionata il giorno dopo la nostra mobilitazione da Edison, nella stessa sala consiliare dove meno di 24 ore prima avevamo chiesto chiarezza sui tempi della bonifica, risarcimenti alla comunità e un piano dettagliato e coerente di reindustrializzazione di Bussi e di tutti gli altri Comuni dell’asta fluviale ricompresi nel SIN e nelle conseguenze di ciò che è accaduto in quei luoghi – così il consigliere Antonio Di Marcosull’evento a Bussi dedicato proprio alla rinascita dei territori – . Era importante fare il punto della situazione e ringrazio tutti gli intervenuti, ieri, che hanno messo un proprio tassello, ma qualunque novità annunciata ora, a “ristoro” tardivo e in piena campagna elettorale deve essere davvero grande sulla bonifica e sul futuro di tutto il SIN di Bussi e non ci sembra di aver ascoltato cose convincenti, oggi, da un soggetto inquinatore che sta facendo passare che “la pena” da scontare da parte di chi ha sbagliato/inquinato costituisca nel risarcimento/ristoro dei cittadini e del territorio che sono stati danneggiati/inquinati. Per questo è stato importante ricordare la scoperta della discarica e del soggetto inquinatore, individuato in Edison con un’ordinanza che porta la mia firma da presidente della Provincia di Pescara e ragionare intorno a quattro punti cardine che, come immaginavamo, sarebbero rimasti irrisolti, nonostante l’impegno tardivo e al momento senza riscontri documentali di Edison. Aspettiamo di leggere le carte e invitiamo il Comune di Bussi a pretenderle, senza cancellare la storia amministrativa e giuridica della discarica e di quei veleni, nel frattempo restano quattro punti fermi che continueremo a perorare: 1) indispensabile verificare i tempi di bonifica di Edison e capire cos’altro si può fare come Regione Abruzzo per supportare la comunità; 2) bisogna conoscere il piano di reindustrializzazione della Regione perché Bussi torni a fare economia reale e virtuosa; 3) bisogna capire con RFI perché la velocizzazione sopprime le stazioni di Bussi, Piano d’Orta, Tocco e con la Regione come Bussi potrà tornare fruibile a livello industriale nonostante questi tagli; 4) dobbiamo rivendicare il risarcimento che Edison avrebbe dovuto riconoscere al territorio in base a un atto fatto da me come Presidente della Provincia di Pescara, a cui l’attuale presidente ha rinunciato, chiudendo con un accordo di soli 3 milioni di euro. Quella transazione fatta con Edison riguarda solo la Provincia, perché vincolata alla realizzazione del liceo Marconi di Pescara, in cambio l’Ente ha rinunciato a pretendere altro da Edison e così il territorio è rimasto privo del necessario e legittimo ristoro. Non solo Bussi ne ha diritto, ma anche i Comuni dell’asta fluviale, esposti alle conseguenze della presenza della discarica devono avere un equo risarcimento. Peraltro, un privato che ritiene di dare fondi a un Ente pubblico fa una sponsorizzazione, ma la transazione in questione non è passata per un appalto pubblico come richiede la legge sulle sponsorizzazioni, che avrebbe aperto anche ad altri soggetti la possibilità di sostenere l’Ente in modo economicamente più ampio. Ora i Comuni, le forze politiche presenti nella provincia di Pescara, noi consiglieri regionali, ci muoveremo perché ciò accada attraverso atti pubblici e condivisi con la popolazione di Bussi e le altre comunità interessate, perché qualunque azione o ristoro annunciato da Edison a Bussi, non sia a parole, altrimenti non potrà essere accolto né come liberalità, né come risarcimento. Quello che è accaduto è scandaloso e queste comunità non possono essere prese più in giro”.

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