Pescara – La tragica morte della studentessa del Liceo Maior, investita sulle strisce pedonali mentre usciva da scuola, ha gettato una luce cruda sulla sicurezza delle nostre strade. La scena dell’incidente, è stata visitata dall’Architetto Giuseppe Di Giampietro (webstrade) per comprendere meglio la dinamica della tragedia, un’analisi sul posto ha rivelato, secondo Di Giampietro, che questo non era un evento inevitabile. L’Art.14 del Codice della Strada impone agli enti proprietari di garantire non solo la fluidità del traffico ma soprattutto la sicurezza di tutti gli utenti della strada, in particolare i più vulnerabili. Via Falcone e Borsellino a Pescara secondo webstrade è stata progettata male, risultando pericolosa come numerose altre arterie di grande traffico nella zona urbana pescarese che necessitano di essere riprogettate.
Tra queste, evidenzia Di Giampietro la “Strada Pendolo”, una strada urbana di scorrimento tra colline e mare, a 2 + 2 corsie con una carreggiata unica di 14 metri di larghezza, dove si viaggia a velocità di 70-90 km/h, rendendo il passaggio di pedoni e ciclisti estremamente rischioso. Anche la Statale 16 Adriatica da Silvi a Francavilla e la SS5 Tiburtina da Pescara a Chieti scalo sono tra le strade che richiedono un intervento.
«Occorre un Piano per la Sicurezza Stradale Urbana, PSSU, esteso almeno ai 3 comuni di NUOVA PESCARA, Montesilvano Pescara e Spoltore, che affronti il tema della protezione degli utenti deboli della strada, pedoni, ciclisti, utenti del trasporto pubblico.» Commenta il responsabile di Webstrade aggiungendo: «A partire dalle scuole per le quali è prevista la tutela speciale di una ZONA SCOLASTICA (Art. 3. comma 58 bis, del nuovo CdS), ma sono aree da tutelare anche chiese, ospedali, cimiteri, grandi uffici pubblici. A partire dai punti neri sulle strade principali, e intorno ai grandi attrattori di traffico pedonale.
IL PSSU, insieme ai piani urbanistici, della mobilità, del verde, delle infrastrutture, è uno dei piani da condividere per la creazione della città di NUOVA PESCARA, chiesta da un Referendum popolare del 2014. Si deve partire subito, con un processo pubblico, trasparente e condiviso. Si possono usare i fondi D’Alfonso per la formazione della nuova città (10 MLN di euro per 10 anni). Si deve. E’una responsabilità ed un dovere nei confronti dei famigliari delle vittime della strada. Esiste un impegno dell’Europa, ZERO VISION, Zero morti sulle strade a partire dal 2050. Ma noi non possiamo aspettare nemmeno un giorno. La vita umana ha un valore che non ha prezzo.» Conclude Di Giampietro