Pescara – La Commissione Controllo e Garanzia del Comune di Pescara è tornata a riunirsi questa mattina per approfondire alcuni aspetti dell’iniziativa dei buoni spesa natalizi, lanciata dall’amministrazione su proposta dell’assessore all’ascolto del disagio sociale, Massimiliano Pignoli. Si tratta di carte prepagate di 100 euro l’una per rispondere alle necessità dei nuclei familiari con un ISEE non superiore a 8.000 euro che potranno richiederle rispondendo al bando in corso, fino al prossimo 14 dicembre.
“L’iniziativa, per quanto lodevole e condivisibile nell’obiettivo di dare sostegno alle famiglie più fragili, presenta delle criticità che abbiamo sollevato nel corso della Commissione – commenta il Presidente, Paolo Sola (M5S) – che tradiscono ancora una volta l’incapacità di questa amministrazione di pianificare e gestire in modo efficace anche le iniziative meritevoli. Innanzitutto, desta grande preoccupazione l’assenza di un sistema di controllo sull’utilizzo delle carte prepagate, che possa garantirne la non cedibilità a terzi, e che possa verificare che i buoni vengano utilizzati esclusivamente per l’acquisto di beni alimentari o di prima necessità, e non per alcolici o usi inappropriati. Al tempo stesso – prosegue Sola – il bando prevede che non potranno beneficiare di questo bonus i nuclei familiari già destinatari della carta ‘Dedicata a te’ con cui l’INPS, nei mesi scorsi, ha già riconosciuto un beneficio di 500 euro a famiglie con almeno 3 componenti e un ISEE non superiore a 15.000 euro. Requisiti che, di fatto, si sovrappongono in buona parte a quelli previsti dal bando del Comune, che rischia quindi di rivolgersi ad una platea molto ridotta. Sicuramente inferiore alle 2.000 domande che l’assessore dice di aspettarsi – aggiunge Sola– e che comunque richiederebbero una copertura ben superiore allo stanziamento previsto di 125.000 euro, che a 100 euro per singola carta prepagata potrebbero soddisfare solo 1.250 famiglie. Cosa ancor più grave, poi, è che il bando non escluda chi abbia riportato condanne per reati contro il patrimonio, di droga o per l’occupazione abusiva di alloggi popolari – fa notare il consigliere pentastellato – un’omissione che mina la credibilità dell’intera iniziativa, aprendo la strada al rischio che i fondi pubblici vadano a persone che non rispettano le regole o che non si trovano certo in condizioni di reale necessità. Insomma un provvedimento mal concepito e ancor peggio gestito, con il rischio che la volontà di aiutare le famiglie in difficoltà sia compromessa da una mancanza di trasparenza, pianificazione e rispetto per i principi di giustizia sociale, oltre a rischiare di arrivare oltre tempo massimo delle imminenti festività. Invitiamo questa maggioranza e l’assessore Pignoli – conclude Paolo Sola – a rivedere immediatamente il bando, introducendo criteri più chiari, controlli rigorosi e risorse adeguate, per garantire che questo contributo raggiunga davvero chi ne ha bisogno, senza alimentare ingiustizie o sprechi”.