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Il Sindaco Masci sulla sua archiviazione nell’inchiesta sull’incendio della Pineta dannunziana: “Un peso tolto, ma non dimenticato”

Pescara – Pescara, 2 dicembre 2024 – Il sindaco di Pescara, Carlo Masci, ha commentato l’archiviazione decisa dal Giudice per le Indagini Preliminari, in merito alla sua posizione nell’inchiesta sull’incendio che, nell’agosto 2021, devastò la Pineta dannunziana. Nelle sue dichiarazioni, Masci ha espresso sollievo per la conclusione di una vicenda giudiziaria che ha segnato profondamente la sua vita personale e politica, ribadendo la sua dedizione alla tutela del verde urbano e alla riqualificazione della città. Di seguito, il testo integrale della sua dichiarazione.

“L’archiviazione decisa dal Gip sulla mia posizione, nell’ambito dell’inchiesta sull’incendio che ha danneggiato gravemente la Pineta dannunziana, mi solleva da un peso notevole che, negli ultimi anni, ha accompagnato me e la mia famiglia: un peso legato alla consapevolezza di aver sempre fatto tutto ciò che mi competeva, per la Pineta. E il giorno del rogo, il primo agosto 2021,  ero insieme ai tanti pescaresi che hanno raggiunto la Pineta in fiamme per arginare il fuoco.

L’archiviazione non ci ripaga certamente di quello che abbiamo vissuto in questi anni e non cancella l’amarezza che abbiamo provato di fronte a quelle accuse ingiuste e infamanti ma mi conferma ciò che ho sempre pensato, in merito alla mia posizione e, soprattutto, mette fine agli attacchi di chi mi ritiene sempre e comunque responsabile e mi addita con una ostinazione che rasenta la violenza. 

Nonostante la Procura avesse chiesto l’archiviazione (sulla base di una perizia richiesta dalla stessa Procura), qualcuno ha ritenuto opportuno opporsi e sono proprio alcuni di quelli che avevano fatto partire, con numerosi esposti, la procedura che mi ha visto coinvolto e che oggi si chiude con la dichiarazione di inammissibilità dell’opposizione e di archiviazione del Gip. Sono gli stessi, voglio rimarcarlo, che mi accusano un giorno sì e l’altro pure di distruggere il verde in città: lo fanno da anni ma credo che la risposta sia nei fatti, e cioè nel restyling di corso Umberto e piazza Sacro Cuore, nel progetto del parco Nord che sorgerà vicino alle Naiadi e in quello dell’ex area di risulta, nei nuovi alberi in corso Vittorio Emanuele, piazza Garibaldi, via Chieti e piazza Italia e molto altro ancora. Alberi che hanno sostituito un verde morente, se non morto, e che altri hanno lasciato morire. Io continuo ad impegnarmi per Pescara e per il suo verde e per la rinascita della Pineta, nonostante ci sia chi continua ad urlare, a protestare, a contestare tutto. E ora lo farò con una certezza in più, scritta dalla Procura e dal Gip, sulla mia totale estraneità a quei dolorosi fatti. Ma i cittadini di Pescara lo avevano capito perfettamente così come hanno capito quanto io tenga alla città e alla sua riqualificazione che passa anche per il verde”

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