Roma – Nell’intervento tenuto oggi presso l’Aula di Palazzo Madama, il senatore Michele Fina (PD) ha espresso scetticismo e amarezza in merito al disegno di legge del Governo sulle zone montane. Fina ha sottolineato come il tema delle aree interne e montane sia centrale per la coesione territoriale del Paese e ha criticato duramente l’approccio adottato dall’attuale maggioranza, definendo il testo proposto come “inadeguato sia dal punto di vista normativo che delle risorse”. A suo avviso, questo ddl rappresenta più un’operazione propagandistica che un reale impegno per il miglioramento delle aree montane, che costituiscono quasi metà del territorio nazionale e ospitano comunità bisognose di interventi mirati.
Uno dei punti principali della critica riguarda la sanità. Fina ha richiamato l’attenzione sul fatto che il Governo ha ridotto il rapporto tra investimenti e PIL destinati alla sanità pubblica ai minimi storici, e ha definito incoerenti le promesse di miglioramento della sanità di montagna. Ha ribadito come sarebbe stato possibile un potenziamento delle strutture sanitarie montane grazie ai fondi del PNRR, che avrebbero potuto sostenere la sanità territoriale, ma tale opportunità non è stata colta.
Il senatore Dem ha poi puntato il dito contro le promesse legate alla “scuola di montagna”. A suo dire, l’attuale Governo ha in realtà portato avanti una riforma del dimensionamento scolastico che rappresenta un colpo duro per le scuole delle aree interne, nonostante i numerosi appelli del PD a fermarsi per proteggere la rete scolastica nelle zone montane. “In questi anni avete realizzato una riforma del dimensionamento scolastico che è una scure sulla rete scolastica delle aree interne e non avete voluto ascoltare i nostri appelli a fermarvi.” Fina ha inoltre criticato il trattamento riservato agli enti locali, accusando l’esecutivo di tagliare circa 8 miliardi di risorse per le autonomie locali e, al contempo, di sostenere una riforma dell’Autonomia differenziata che definisce “una secessione dei ricchi a danno dei territori più deboli”.
Concludendo il suo intervento, Fina ha dichiarato che il PD sarebbe favorevole a una legge che risponda veramente alle esigenze delle aree montane. “Ma non è il disegno di legge in discussione la soluzione adeguata, fermo alla propaganda e senza le risorse necessarie ad un vero, autentico e concreto sviluppo delle aree interne”. Ha concluso il senatore Fina.